Le borse europee rimbalzano assieme ai futures di Wall Street, dopo il pesante sell-off della seduta precedente. Il Ftse Mib di Milano guadagna l’1,7% riportandosi in area 22.100 punti. In rimonta anche il Dax di Francoforte (+1,15%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+1,05%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%).
Rialzi tra lo 0,8% e l’1,1% per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, nella cosiddetta seduta delle “tre streghe”, che coincide con la contemporanea scadenza dei futures sugli indici e delle opzioni su titoli e indici azionari.
In particolare, la scadenza di 3.500 miliardi di dollari di opzioni potrebbe determinare una ricopertura in grado di restituire parziale sollievo ai mercati.
In ogni caso, quella che sta per concludersi è stata una delle settimane peggiori dal 2020, in scia all’inasprimento della politica monetaria, da parte delle banche centrali, per contrastare l’inflazione.
La Fed ha alzato i tassi di 75 punti base, la Bank of England ha effettuato una nuova stretta da 25 punti segnalando un’inflazione potenziale dell’11% e la Banca nazionale svizzera ha decretato un rialzo inatteso del costo del denaro.
Resta da capire quanto si protrarrà la correzione dell’azionario affinché il ciclo di interventi restrittivi venga completamente scontato dalle quotazioni.
In controtendenza la Bank of Japan, che ha mantenuto la politica accomodante e il controllo sulla curva dei rendimenti, sollevando dubbi sulla sostenibilità di tale condotta.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati di maggio sull’inflazione dell’eurozona, in accelerazione all’8,1% dal 7,4% del mese precedente. In Italia, ad aprile, l’export ha registrato un aumento dell’1,5% e l’import un +7,0%, con prezzi all’import in crescita del 2,7% su marzo.
Sul Forex l’euro/dollaro ritraccia leggermente a 1,052 dopo il recupero della seduta precedente mentre il cambio tra biglietto verde e yen balza a 134,8 dopo le delibere della BoJ.
Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 120,7 dollari e il Wti (+0,8%) a 118,5 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce di 14 punti base a 188 bp, con il rendimento del decennale italiano in calo di oltre 20 punti al 3,53%, dopo che Christine Lagarde, presidente della Bce, ha promesso che gli oneri finanziari delle nazioni più indebitate dell’area dell’euro non andranno fuori controllo.
Tornando a Piazza Affari, scambiano tutti in positivo i titoli del Ftse Mib con acquisti in particolare su Campari (+5,1%), Pirelli (+5%), Diasorin (+5%) e Recordati (+3,8%).