Banche (-2,3%) – Riflettori sul Piano Industriale 2022-2026 di Mps

Il Ftse Italia Banche chiude a -2,3%, rispetto al -4,5% dell’analogo indice europeo e al -0,8% del Ftse Mib.

Borse europee negative, con gli operatori sempre intenti a valutare il rischio di incorrere in una recessione economica, dopo le parole di Jerome Powell e i dati deboli sull’economia dell’eurozona.

Il bollettino della Bce ha previsto una modesta crescita nel secondo trimestre e un maggiore slancio nella seconda metà dell’anno, malgrado le incertezze legate soprattutto alla guerra e all’interruzione delle forniture energetiche.

Nel frattempo, però, gli indici Pmi preliminari di giugno hanno evidenziato un rallentamento della crescita dell’eurozona ai minimi da 16 mesi.

Sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,051 mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia sopra i 190 punti base con il rendimento del Btp in calo al 3,36% circa.

Tornando al settore creditizio, le vendite investono tutti i titoli del comparto, in particolare Bper (-4,8%) e Unicredit (-4%).

Il Cda di Banca MPS (-3%) ha approvato il Piano Industriale 2022 – 2026, la cui attuazione porterà un contributo incrementale al Risultato Operativo Lordo di 370 milioni al 2024 (Cagr 21A-24E 12,5%) e di 527 milioni al 2026 (Cagr 21A-26E 9,9%).

Nell’ambito delle iniziative del Piano, l’istituto ha preso atto della disponibilità del MEF, titolare di una partecipazione pari al 64,23%, a sostenere l’aumento di capitale per massimi 2,5 miliardi.

Infine, a supporto delle strategie di sviluppo, la Direzione Chief Commercial Officer sarà suddivisa in tre Direzioni, con l’obiettivo di puntare ad una maggiore specializzazione e all’offerta di un servizio “tailor-made” per la clientela.