Eni – Accordo con Regione Campania per iniziativi di economia circolare e mobilità sostenibile

Eni ha sottoscritto un accordo con la Regione Campania un accordo che prevede iniziative di sviluppo del territorio e per la comunità locale in un’ottica di economia circolare e di soluzioni per la mobilità sostenibile.

L’impegno nell’economia circolare rappresenta per Eni una leva strategica nella transizione verso un’energia decarbonizzata e sempre più sostenibile, nella prospettiva di un futuro low carbon.

La Regione Campania è impegnata a favorire i processi di cambiamento del modello economico-produttivo territoriale, al fine di promuovere il passaggio verso una nuova politica industriale di tipo circolare, che contribuisca alla riduzione dello spreco di risorse mediante un loro utilizzo più efficiente e sostenibile.

L’intesa mira a sviluppare una serie di iniziative in vari ambiti in materia di economia circolare: studi finalizzati a valutare la fattibilità della realizzazione sul territorio campano di impianti per il recupero energetico di scarti e rifiuti a partire dai reflui della filiera zootecnica e dagli scarti del settore latto-caseario per la produzione di biometano o di altre filiere agricole, fino ai rifiuti non riciclabili, per l’ottenimento di biocarburanti. La Regione, inoltre, si rende disponibile a fornire in comodato d’uso alcune aree provenienti da terreni confiscati per la realizzazione degli impianti.

La cooperazione prevede anche iniziative per la mobilità sostenibile, ovvero l’utilizzo di biocarburanti sui mezzi pubblici e marittimi e di energia elettrica rinnovabile; strumenti digitali per le rotte del trasporto pubblico per favorire il contenimento del traffico; iniziative di sharing dei mezzi di trasporto; asfalti sostenibili e bitumi modificati da economia circolare per la rete stradale regionale; collaborazioni con operatori del settore marittimo per identificare sinergie di decarbonizzazione con particolare attenzione al trasporto locale marittimo.

Ulteriori ambiti interessati sono: la raccolta di oli esausti di provenienza domestica (UCO- used cooking oil) per la filiera dei biocarburanti; sperimentazione di modelli per lo sviluppo delle energie rinnovabili tra soggetti pubblici e privati. Inoltre, verranno valutate potenziali sinergie nel campo della ricerca sull’idrogeno nelle sue diverse forme.