Mattinata all’insegna del denaro per le borse europee con il FTSE MIB di Milano che guadagna l’1,2% in area 22.195 punti. Il Cac40 di Parigi avanza dell’1,1%, il FTSE 100 di Londra dell’1%, l’Ibex35 di Madrid dell’1,2% e il Dax di Francoforte dello 0,6%. Oltreoceano, nel frattempo i futures si muovono in territorio positivo, anticipando un’apertura in rialzo.
Dopo essere scivolato in bear market, l’azionario globale prova a recuperare terreno in un contesto caratterizzato ancora dai timori riguardanti l’elevata inflazione e il rallentamento della crescita economica.
Il sentiment odierno è stato sostenuto anche dalle minori restrizioni in Cina che ha attenuato i rigidi protocolli zero-covid. Sempre nel paese asiatico, la People’s Bank of China si è impegnata a sostenere l’economia, segnalando di voler concentrare gli stimoli sull’aumento del credito piuttosto che sull’abbassamento dei tassi di interesse.
La Lagarde – intervenuta al Forum di Sintra in Portogallo – ha dichiarato che la BCE ha rivisto al ribasso le stime di crescita dei prossimi due anni, pur sottolineando i tassi di crescita positivi. Il forte rialzo dell’inflazione dipende anche dalla crisi energetica amplificata dal conflitto in essere che data la sua complessità crea incertezza sulla durata dello shock sui prezzi.
La situazione attuale non permette di definire una strategia ex ante, che deve essere affrontata pertanto con “gradualità e opzionalità” La centralità dell’equilibrio geopolitico è stata ribadita anche dalla riunione del G7 che ha messo al centro delle discussioni il futuro della guerra in Ucraina e le misure per contenere l’incremento dei costi dell’energia attraverso un tetto al prezzo del petrolio russo.
Intanto, S&P ha tagliato le previsioni sull’Eurozona portandole al 2,6% quest’anno e all’1,9% per il prossimo (rispetto al 2,7% e 2,2% delle stime provvisorie di maggio), mentre l’inflazione è attesa al 7% quest’anno e al 3,4% nel 2023 (da 6,4% e 3%).
Ulteriori spunti per comprendere l’andamento dei mercati arriverà dalla nuova stagione delle trimestrali, con una possibile revisione degli utili che rappresenta un rischio in vista dell’attesa frenata della crescita Usa il prossimo anno.
Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si mantiene stabile a 1,0582 e il dollaro/yen in aumento a 135,93. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 112,68 dollari e il Wti (+1,4%) a 111,11 dollari,.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 190,7 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,552%.
Tornando a Piazza Affari, Leonardo (+3,5%) è in testa al FTSE MIB. Positive anche Stellantis (+2,4%) e Moncler (+2,2%). Lettera su Amplifon (-0,9%), Diasorin (-1%) e Inwit (-1,1%).