L’assemblea di Class Editori ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2021 e deliberato di riportare a nuovo la perdita di 10.983.597 euro, rinviando al 31 dicembre 2026 le decisioni relative alla riduzione del capitale sociale per tener conto delle perdite pregresse e della perdita d’esercizio.
L’assemblea ha inoltre preso visione del bilancio consolidato del 2021, chiuso con ricavi in aumento dell’8,7% a 70,36 milioni, un Ebitda positivo per 8,8 milioni rispetto agli 0,48 milioni nel periodo di confronto, e una perdita netta di competenza del gruppo per 13,01 milioni (-20,3 milioni nel 2020).
Gli azionisti hanno anche nominato il Cda, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024, nelle persone di Giorgio Luigi Guatri, Paolo Andrea Panerai, Luca Panerai, Nicoletta Costa Novaro, Mariangela Bonatto, Vincenzo Manes, Gabriele Capolino, Marco Moroni, Samanta Librio, Maria Grazia Vassallo, Gaia Dal Pozzo, Beatrice Panerai, Angelo Sajeva, Paolo Angius, Angelo Riccardi, Alessandra Salerno, Pier Luigi Magnaschi.
Il Consiglio ha inoltre deliberato di procedere all’acquisto, in una o più tranches e per un periodo di 18 mesi dal 29 giugno 2022, di azioni proprie di categoria “A” entro il limite del 10% del capitale sociale, e comunque entro i limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato.
Ha altresì fissato il prezzo unitario di acquisto minimo in un importo corrispondente alla parità contabile e massimo in misura non superiore al 20% della media aritmetica del prezzo ufficiale di Borsa nei tre giorni di trattazione precedenti a quello in cui viene effettuata l’operazione di acquisto.
Gli acquisti dovranno essere effettuati al fine di rispettare la parità di trattamento degli azionisti, ma, qualora se ne presentasse l’opportunità, potrebbero essere effettuati, in tutto o in parte, anche tramite Opa e potranno non essere applicate per acquisti di azioni proprie possedute da dipendenti della società o di sue controllate.
Infine, il Cda ha il mandato di disporre in qualsiasi momento delle azioni proprie acquistate con facoltà di stabilire modalità e condizioni che saranno ritenuti più opportuni, fermo restando che il prezzo o il valore di trasferimento delle azioni non dovrà comportare effetti economici negativi per la società.
Da ultimo, si considera revocata l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall’assemblea il 17 giugno 2021.