Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -3,4%, al di sotto dell’analogo indice europeo (-1,5%) e del Ftse Mib (-3,0%), poco distante dal comparto bancario (-3,1%).
Borse europee in rosso, complici i persistenti timori di recessione legati all’elevata inflazione, che sta costringendo le banche centrali ad intervenire aggressivamente per riportare sotto controllo i prezzi, con possibili implicazioni negative per la crescita.
I dati sull’attività produttiva dell’eurozona di giugno hanno confermato un rallentamento, mente nei prossimi giorni l’attenzione si concentrerà sui verbali del Fomc e sul job report statunitense di giugno.
Sul Forex l’euro/dollaro tocca i minimi da 20 anni in area 1,03 mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund torna ben al di sopra dei 190 punti base con il rendimento del Btp intorno al 3,2%.
Tra big e small vendite senza eccezioni, con in coda – anche all’intero settore – Anima (-7,0%) che ha registrato a giugno 2022 una raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) negativa per 247 milioni, importo che ha portato il totale da inizio anno positivo per circa 900 milioni.
Tra le small tiene sopra la parità Conafi Prestito (+0,4%).