Servizi finanziari (+2,7%) – Scatta Fineco (+5,1%) in testa al settore

Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un +2,7%, meglio dell’analogo indice europeo (+0,6%) e poco distante dal Ftse Mib (+3%), beneficiando della brillante seduta del comparto bancario (+4,9%).

Seduta positiva che ha messo in secondo piano le preoccupazioni dei mercati verso una possibile recessione che potrebbe essere innescata dalla lotta all’inflazione da parte delle maggiori banche centrali.

La lettura dei verbali della BCE ha confermato l’intenzione di aumentare i tassi di 25 punti base a luglio. Diversi membri hanno tuttavia sottolineato di non voler escludere a priori rialzi più consistenti per affrontare la corsa dei prezzi. L’Istituto di Francoforte intende inoltre dare priorità e accelerare su un potenziale strumento anti-frammentazione che non sarebbe in contrasto con la gestione delle pressioni inflazionistiche.

Sul Forex, il cambio sterlina/dollaro sale a 1,1999 dopo la fine dell’era Boris Johnson. Il cambio euro-dollaro scende a 1,0159 mentre il dollaro-yen sale lievemente a 135,97. Sull’obbligazionario, lo spread BTP-Bund risale in area 197,2 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,286%.

Sul listino principale svetta Fineco (+5,1%) che ha riportato a giugno una raccolta netta di 851 milioni (+7% a/a), un dato che, nonostante una fase di mercato particolarmente complessa, evidenzia la solidità del percorso di crescita della Banca.

Bene anche Mediolanum (+3%) che a giugno ha registrato volumi commerciali pari a 925 milioni, spingendo il progressivo da inizio anno a 6,3 miliardi (-4,6% a/a).

Segue Azimut (+2,7%) che ha riportato a giugno una raccolta netta positiva per 872 milioni, importo che ha spinto la raccolta netta da inizio anno a 3,5 miliardi.

Tra le mid e small, denaro su illimity (+1,9%), in controtendenza invece Met.Extra Group che sprofonda a -9,2%.