Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,3% a 22.351 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha chiuso in parità rispetto al -0,4% del corrispondente indice europeo.
Gli operatori continuano a monitorare le prospettive di una recessione, in un contesto frenato dalle persistenti pressioni sui prezzi, dall’aumento dei tassi e le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina. Il sentiment è ulteriormente appesantito dalle tensioni tra Usa e Cina per la visita di Nancy Pelosi a Taiwan.
Tra le big del comparto, Cnh Industrial (-0,1%) oscilla poco sotto la parità, mentre ha chiuso in calo Interpump Group (-1,2%) a seguito dei conti del 2Q 2022 chiuso con ricavi in crescita del 32,6% a 537,6 milioni ed un utile netto diminuito dell’1,5% a 73,4 milioni.
Nel segmento delle medie capitalizzazioni, bene Avio (+2,1%) dopo essersi aggiudicata nuovi ordini da MBDA per un totale di oltre 40 milioni di euro. A seguire Ariston Holding (+2%).
Lettera su Zignago Vetro (-2,3%) e Carel Industries (-3,6%).
Tra le small cap, guida Prima Industrie (+5,1%) seguita da Neodecortech (+4,7%). Resistono Caltagirone e Gefran registrando entrambi un +0,2%, mentre chiudono in parità Indel B, Lu-Ve, Saes Getters e Vianini Industria.
Fidia cede il 3,7%, posizionandosi in coda al settore.