Il Cda ha approvato i dati del primo semestre 2022. Dati che si confrontano con quelli dei primi sei mesi del 2021 che riflettono il significativo effetto positivo derivante dall’intervenuto deconsolidamento, a partire dal 1° gennaio 2021, della partecipazione, pari al 48,44%, precedentemente detenuta in Ki Group S.r.l., la cui uscita dal perimetro aveva comportato, a livello di conto economico, un provento non ricorrente pari a 23,3 milioni.
Tale provento corrisponde alla differenza tra il valore corrente delle passività nette deconsolidate al 1° gennaio 2021 riconducibili a Ki Group S.r.l. e la valutazione al fair value, alla stessa data, della quota di partecipazione in Ki Group S.r.l. all’epoca detenuta da Ki Group Holding (pari a 14,6 milioni al 1° gennaio 2021).
Al netto di tale evento, e a parità di perimetro, emergono ricavi consolidati pari a 1 milione rispetto a 0,5 milioni del primo semestre 2021. Con riferimento alla composizione dei ricavi per vendite e prestazioni (complessivamente pari a 0,4 milioni al 30 giugno 2022), relativi alla vendita di prodotti alimentari vegetali, sostitutivi di carne e formaggio, quasi esclusivamente frigo conservati, si evidenzia che, al 30 giugno 2022, gli stessi sono generati per 0,2 milioni nei confronti della partecipata Ki Group S.r.l. e per 0,2 milioni da vendite verso clienti dell’area Euro.
Gli altri ricavi operativi, complessivamente pari a 0,6 milioni al 30 giugno 2022, sono relativi a contributi per attività di ricerca e sviluppo svolta in esercizi precedenti riconosciuti a favore della capogruppo Ki Group Holding per 0,2 milioni e da plusvalenze da cessione asset per 0,4 milioni.
L’EBITDA è stato negativo per 0,1 milioni rispetto deficit di 0,5 milioni del primo semestre 2021.
La perdita netta si è fissata a 0,3 milioni rispetto al precedente dato negativo di 0,8 milioni.
Il miglioramento dell’EBITDA e del risultato netto, a parità di perimetro, nel primo semestre 2022 rispetto al pari periodo 2021, è principalmente riconducibile alla plusvalenza realizzata dal gruppo (pari a 0,4 milioni) derivante dall’intervenuta cessione del marchio Fonte della Vita a favore di Verde Bio S.r.l. Italian Organic Bakery, società interamente posseduta dalla partecipata Ki Group S.r.l..
Dal punto di vista patrimoniale, al 30 giugno 2022 il Gruppo KI presenta un indebitamento finanziario netto di 3,9 milioni (4,5 milioni al 31 dicembre 2021). Tale aggregato include finanziamenti a medio-lungo termine con scadenze oltre i 12 mesi per un ammontare di 2,8 milioni (3,2 milioni al 31 dicembre 2021).
Il miglioramento dell’indebitamento finanziario netto è riconducibile principalmente ai proventi derivanti dall’aumento di capitale in corso che interessa la capogruppo Ki Group Holding. Il 29 novembre 2021 infatti il CdA aveva approvato l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile cum warrant riservato alla sottoscrizione da parte di Negma Group, deliberando inoltre un aumento di capitale a servizio di suddetto prestito. Nell’ambito dell’operazione sono state emesse quattro tranches per 2 milioni.
Gli amministratori ritengono che, subordinatamente all’effettiva realizzazione delle azioni già intraprese, la società e il gruppo abbiano “la ragionevole aspettativa di continuare ad operare in un futuro prevedibile e, pertanto, pur considerando le significative incertezze legate all’attuale contesto economico e finanziario di mercato, sulla base degli scenari descritti, il bilancio consolidato al 30 giugno 2022 è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale”.
“L’aumento di capitale deliberato dall’assemblea degli azionisti dello scorso 14 luglio è stata assunta al fine di consentire alla stessa di reperire la liquidità necessaria al finanziamento di nuovi investimenti in linea con l’attività di acquisizione e gestione di partecipazioni svolta, oltre a porre la Società nelle condizioni di poter eventualmente far fronte a temporanee esigenze di liquidità”.
“Grazie ai proventi derivanti da tale operazione”, proseguono gli amministratori, “a partire dal secondo semestre dell’esercizio in corso la società potrà sviluppare la propria strategia di investimento che ne prevede l’evoluzione verso una struttura di holding finanziaria, con una forte localizzazione su operazioni di private investment in public equity ed operazioni di private equity. La società, in particolare, si focalizzerà su investimenti in PMI italiane, appartenenti ai settori dell’industria e dei servizi, ricercando, tra queste, imprese dotate di adeguata redditività, attuale ed attesa, di solidità finanziaria e di una potenzialità concreta di creazione di valore”.