Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Energy.
Giornata negativa per i mercati europei, con il Ftse Mib a -1,5%, il Dax 30 -0,8% e il Ftse 100 a -0,2%. Perlopiù in calo anche i listini americani, con il Dow Jones flat, lo S&P500 a -0,5% e il Nasdaq a -0,7%.
Tra le materie prime, viaggiano in leggero ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 99,1 dollari e il Wti (-0,4%) a 92,1 dollari al barile, avviandosi comunque ad archiviare l’ottava in rialzo grazie al calo delle scorte statunitensi e ai possibili tagli all’output da parte dell’Opec+.
Per quanto le principali notizie sul settore Energy, Shell, ExxonMobil, Chevron ed Equinor pianificano di ritirare le cause multimiliardarie contro la compagnia energetica statale della Nigeria dopo aver finalizzato nuovi termini per la produzione di petrolio in acque profonde nel maggior paese produttore di greggio africano.
Engie probabilmente registrerà un Ebitda per l’intero anno superiore alle indicazioni principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, affermano gli analisti di Credit Suisse mentre la banca rivede al rialzo le proprie stime dopo il forte primo semestre dell’utility francese.
Il ministro dell’Economia tedesco ha avvertito che il più grande fornitore di gas del paese, Uniper, potrebbe crollare se il governo fosse costretto a ritirare una nuova tassa progettata per compensare le aziende per l’aumento dei prezzi.
PGS e Shell hanno stipulato un accordo pluriennale per l’accesso a una parte significativa della MultiClient Data Library di PGS. L’accesso su larga scala alla libreria PGS MultiClient svolgerà un ruolo importante nel supportare la strategia di esplorazione a breve termine di Shell.
Attenzione ai fornitori di servizi pubblici nel Regno Unito dopo che l’autorità di regolamentazione del settore, Ofgem, ha aumentato il limite massimo sulle bollette energetiche nazionali a un record di £ 3.549 ($ 4.189) a partire dal 1 ottobre.