Il Ftse Mib ha chiuso la settimana con un calo complessivo del 2,8% a 21.895 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +3,3%, rispetto al +2,4% del corrispondente indice europeo.
Tra le materie prime, proseguono poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 99,7 dollari e il Wti (flat) a 92,6 dollari al barile, avviandosi comunque a chiudere la settimana in positivo in scia ai possibili tagli dell’output da parte dell’Opec+ e al calo delle scorte americane.
In settimana l’intervento di Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole, ha confermato l’esigenza di nuovi aumenti dei tassi di interesse per riportare sotto controllo l’inflazione, anche se il contesto caratterizzato da tassi più alti, crescita più lenta e un mercato del lavoro meno forte peserà su famiglie e imprese.
Sul fronte macro, i dati diffusi hanno suggerito un raffreddamento delle pressioni sui prezzi. In particolare, la spesa personale è rallentata più delle stime degli analisti a luglio (+0,1% contro il +0,5% previsto), mentre il PCE Core Deflator, la misura dell’inflazione, è scesa oltre le attese (-0,1% su base mensile e +6,3% a/a, contro 0,0% e 6,4% del consensus).
Anche in Italia l’Istat ha registrato un aumento della fiducia dei consumatori (da 94,8 a 98,3 punti), accompagnato però da un peggioramento del sentiment delle imprese (da 110,7 a 109,4 punti).
Tra le big del comparto in luce Tenaris (+7,3%) ed Eni (+4,6%), mentre le vendite hanno colpito in particolare Saipem (-4,3%) che ha consolidato il contratto con Osrl per gli interventi sottomarini, estendendolo al drone FlatFish.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni hanno chiuso la settimana in calo Maire Tecnimont (-1,7%) e Gas Plus (-3,5%).
D’Amico ha registrato un progresso dello 0,9% dopo aver acquisito il controllo del 100% di Glenda International Shipping attraverso il riscatto delle azioni possedute da Topley Corporation nella JV, per un corrispettivo pari a 27,4 milioni di dollari.