Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energy:
Seduta in calo per i listini del Vecchio Continente, con il Ftse Mib che cede lo 0,6%, il Cac 40 0,6% e Dax lo 0,3%. In flessione anche Londra con il Ftse 100 a -0,8%. Tiene Wall Street con Nasdaq e S&P 500 che guadagnano rispettivamente lo o,6% e lo 0,2%, mentre il Dow Jones viaggi poco sotto la parità (-0,1%).
Tra le materie prime, arretrano le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,4%) a 96,5 dollari e il Wti (-1,5%) a 90,3 dollari al barile, avviandosi a concludere il terzo mese consecutivo in rosso, peggior striscia dal 2020, in scia ai timori per la crescita globale.
Sul fronte del gas naturale, oggi chiusura del gasdotto Nord Stream 1 da parte di Gazprom per lavori di manutenzione. Lo stop durerà per tre giorni, fino al 3 settembre, ma restano dubbi sulla capacità di consegna futura. Dopo l’interruzione dei lavori a luglio, il colosso russo aveva infatti ridotto al 20% le forniture tramite il gasdotto, facendo schizzare i prezzi sulla Borsa di Amsterdam.
Gazprom inoltre ha ridotto la consegna di volumi di gas a Eni a circa 20 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 27 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi.
E ciò il giorno dopo aver fatto sapere alla francese Engie della riduzione ai minimi della fornitura di gas per “disaccordi sui contratti” e fino a quando “non verranno ricevuti in pieno i pagamenti”.
Per correre ai ripari, è stato convocato un Consiglio straordinario dei Ministri dell’energia per il prossimo 9 settembre nel quale verranno discussi i temi legati alla crisi energetica a partire dalla proposta del tetto al prezzo del gas a livello comunitario e di sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas.
I progressi nel rilancio delle attività della major petrolifera Chevron in Venezuela, che si trova sotto sanzioni statunitensi, dipendono dalle licenze di Washington, ha dichiarato il ministro venezuelano del petrolio Tareck El Aissami.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti a maggio aveva rinnovato una licenza che consente a Chevron di operare in Venezuela a condizioni molto restrittive. La società aveva richiesto privilegi estesi per rilanciare la joint venture con Petróleos de Venezuela SA (PDVSA), gestita dallo stato.
Il Venezuela è pronto a portare avanti gli affari con l’azienda californiana, dopo mesi di discussioni tra Chevron e PDVSA, ha detto ai giornalisti El Aissami.
Il Cda di Saipem ha preso atto delle dimissioni comunicate lo scorso 19 agosto del Consigliere non esecutivo e non indipendente nonché membro del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance Pier Francesco Ragni, e ha nominato amministratore in sua sostituzione Alessandro Puliti, che ricopre attualmente la carica di Direttore Generale.
Puliti è stato anche nominato Amministratore Delegato in seguito alle dimissioni rassegnate da Francesco Caio nel corso della riunione odierna del Cda.