Italian Exhibition Group (IEG) chiude il periodo gennaio – giugno 2022 con risultati in forte miglioramento trainati dalla ripartenza del settore fieristico – congressuale (effetto Restart) che ha riguardato tutte le linee di business. Risultati che evidenziano ricavi totali consolidati balzati di 65,6 milioni a 72,7 milioni, dai 7 milioni del periodo di confronto 2021, e un EBITDA positivo per 3,4 milioni, in progresso di 17,5 milioni rispetto al precedente deficit di 14,1 milioni. Risultati che, unitamente “all’adesione registrata sugli eventi e convegni svolti e quella prevista per le manifestazioni successive a questo semestre, suggeriscono che il nostro settore si avvia a tornare alle performance del periodo pre-pandemico”, come riporta l’AD Corrado Peraboni. Il gruppo, forte anche di solide basi per l’organizzazione dei prossimi eventi e del suo ruolo di ‘Community Catalyst’ dei settori di riferimento, conferma per il 2022 le stime di fatturato ed Ebitda adjusted rispettivamente a 139 e 13 milioni.
“I risultati economici di questi primi sei mesi, l’adesione registrata sugli eventi e convegni svolti e quella prevista per le manifestazioni successive a questo semestre, suggeriscono che il nostro settore si avvia a tornare alle performance del periodo pre-pandemico”.
Con queste parole esordisce Corrado Peraboni, AD di Italian Exhibition Group, durante la presentazione dei risultati del primo semestre 2022, ricordando che “il picco pandemico di gennaio ha influenzato i risultati reddituali del Gruppo, ma ha anche messo in evidenza la grande capacità organizzativa di cui siamo dotati, data la necessità di concentrare la realizzazione di tutte le manifestazioni previste nel primo trimestre, nella seconda metà del mese di marzo”.
Numeri da cui sono emersi ricavi totali consolidati balzati di 65,6 milioni a 72,7 milioni, dai 7 milioni del periodo di confronto 2021, un EBITDA positivo per 3,4 milioni, in miglioramento di 17,5 milioni rispetto al precedente deficit di 14,1 milioni, e una perdita di pertinenza degli azionisti in forte riduzione a 5,2 milioni dal precedente valore negativo di 25 milioni.
Dinamiche trainate dalla ripartenza del settore fieristico – congressuale (effetto Restart) che ha riguardato tutte le linee di business.
“Ci riteniamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti fino ad ora”, aggiunge il Chief Accounting Officer, Roberto Bondioli, “considerato che l’anno si è aperto con due mesi, fondamentali per il nostro calendario fieristico, di stallo a causa del proseguimento della diffusione della variante Omicron e con la necessità di riallocare in brevissimo tempo gli appuntamenti di Sigep, Vicenza Oro January nel mese di marzo in aggiunta agli eventi primaverili già in programma. Di questo spostamento hanno risentito maggiormente le manifestazioni Sigep (in particolare il settore della gelateria in quanto nel mese di marzo l’attività è già riavviata) e Beer & Food Attraction”.
“Ciononostante il mercato fieristico continua a mostrarsi estremamente reattivo e ciò conferma l’importanza strategica e industriale delle fiere per la ripresa e crescita dei settori di riferimento”.
Sul fronte patrimoniale la PFN cifra in 117,3 milioni, con un incremento per 11,7
milioni rispetto al 31 dicembre 2021. La PFN “monetaria” – che non tiene conto del debito di 28,1 milioni derivante dall’applicazione dell’IFRS 16, degli eventuali debiti finanziari per future put options pari a 5,7 milioni e del mark to market degli strumenti finanziari derivati per 0,1 milioni – si attesta a 83,4 milioni, con un aumento di 13,8 milioni rispetto alla fine dell’esercizio 2021.
Uno spaccato sulle aree di business
“I 12 Eventi organizzati”, spiega il CFO Carlo Costa, “hanno generato 32,6 milioni di fatturato in aumento di 31,2 milioni rispetto al primo semestre 2021. La componente ‘Restart’ ha inciso per 30,9 milioni, mentre l’effetto ‘Organico’ per la realizzazione del nuovo evento Jewellery, Gem & Technology a Dubai ha generato un incremento di 0,4 milioni”.
“Gli Eventi Ospitati del semestre sono stati 9 e hanno registrato 3,2 milioni di ricavi, in aumento di 2,4 milioni rispetto al semestre dell’esercizio. La variazione è dovuta in parte al ritorno alle date storiche dei principali eventi Macfrut ed Expodental – i quali hanno ottenuto ottime performance – e in parte all’acquisizione di nuovi eventi, svolti sia presso Rimini Fiera che presso Fiera di Vicenza. Tale risultato è già superiore a quello consuntivato per l’intero esercizio 2019”.
“Per quanto riguarda gli Eventi Congressuali”, aggiunge Costa, “il primo semestre 2022 ha visto lo svolgimento, tra le due sedi di Rimini e Vicenza, di 51 Congressi che hanno consuntivato ricavi per 5,8 milioni, mostrando una ripresa di 5,5 milioni rispetto al medesimo periodo del 2021: tutto l’effetto è classificabile come ‘Restart’”.
“I ricavi imputabili ai Servizi correlati ammontano a 29,9 milioni, in aumento del 26,8 milioni rispetto a quelli del primo semestre dell’esercizio precedente. L’attività ha consuntivato una crescita organica per circa 2,5 milioni, un effetto one-off di 0,7 milioni dato dalla conversione in contributi a fondo perduto di un finanziamento erogato dallo stato americano a FB International durante il periodo di lockdown e un ulteriore variazione in aumento di circa 23,5 milioni, imputabile all’effetto ‘Restart’”.
Ulteriori segnali positivi di ripresa del mercato e conferma delle aspettative
“La partecipazione registrata durante le manifestazioni tenutesi nel primo semestre e i risultati conseguiti, sia in termini di volumi sia, soprattutto, in termini di mantenimento del pricing applicato”, afferma Peraboni, “suggeriscono che il periodo più cupo di questa pandemia si possa considerare definitivamente alle spalle”.
“Ulteriori conferme delle sensazioni positive sulla ripresa del mercato arrivano dalla visibilità sulle vendite degli eventi del secondo semestre in quanto tutti gli eventi inizialmente calendarizzati sono stati confermati e i livelli di prenotazione degli spazi risulta, alla data odierna, superiore ai livelli del precedente esercizio ed in linea -o in alcuni casi addirittura oltre – le aspettative”.
“Questo permette al Gruppo di poggiare su solide basi l’organizzazione dei prossimi eventi e rafforzare il proprio ruolo di ‘Community Catalyst’ dei settori di riferimento”.
“In relazione al contesto macroeconomico”, aggiunge l’AD, “considerato il perdurare del conflitto russo-ucraino e l’instabilità che questo sta generando in Europa in termini di approvvigionamento di materie prime ed energetiche con le conseguenti ripercussioni sui prezzi, il Gruppo sta operando con l’obiettivo di adeguare le tariffe al mutato scenario economico”.
“Sul fronte dell’internazionalizzazione prosegue l’implementazione della strategia 4×4, sebbene la politica ‘zero Covid’ perseguita dal governo cinese abbia comportato la necessità di rinviare al 2023 i possibili scenari di sviluppi su tale mercato”.
“Proseguono come da programma gli adempimenti volti alla costituzione della Joint Venture paritetica con Deutsche Messe per le attività fieristiche in America. A luglio si è intanto svolta a Leòn la prima edizione di Ecomondo Mexico – organizzata in partnership con Hannover Fair Mexico – la quale ha riscontrato soddisfazione da parte degli espositori e incoraggianti livelli di affluenza di visitatori”.
“Alla luce di queste considerazioni”, conclude Peraboni, “la Società conferma per il 2022 le aspettative di fatturato ed Ebitda adjusted, pari rispettivamente a 139 e 13 milioni, indicate nel Piano Industriale ‘Strategic Plan 2022-2027’ approvato dal Cda lo scorso 18 luglio”.