Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni invariato a 21.480 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un +0,4% rispetto al +0,5% del corrispondente indice europeo.
Il sentiment dei mercati continua ad essere appesantito dalla crisi energetica europea, con gli operatori che restano intenti a valutare le risposte dell’Ue allo stop delle forniture russe in attesa del meeting della Bce di domani.
I crescenti costi dell’energia stanno complicando ulteriormente uno scenario che vede le banche centrali impegnate nel tentativo di contrastare l’elevata inflazione evitando al contempo una recessione.
Tra le big del comparto, rimbalzo di Interpump Group (+1%) e, in maniera più contenuta, di Cnh Industrial (+0,2%) dopo le vendite della seduta precedente.
Nel segmento delle medie capitalizzazioni, denaro su Zignago Vetro (+1,5%).
Sanlorenzo cede lo 0,2% dopo aver condiviso le nuove direttrici lungo le quali il gruppo concentrerà la sua azione in questo decennio: sostenibilità & tecnologia, servizi e supply chain.
Tra le small cap, balzo per Intek Group (+15,5%) dopo che il cda ha deciso di aumentare il corrispettivo delle offerte di scambio di massimi 107,665 milioni di obbligazioni 2022 fino a un massimo di 124,632 per un controvalore complessivo di 124,7 milioni di euro.
Bene anche Fidia (+3,5%). Resistono Tesmec e CIR entrambi al +0,2%, mentre Sit e Calatgirone cedono rispettivamente il 2% e il 2,6%.
Scivola in coda al settore The Italian Sea Group (-3%).