Il Ftse Italia Tecnologia termina a -3% a fronte del -3,2% dell’Euro Stoxx Tecnologia e del -1,4% del Ftse Mib.
Chiusura negativa per le borse europee, frenate dal report peggiore delle attese sull’inflazione statunitense. I prezzi al consumo sono cresciuti più delle stime, rafforzando la prospettiva di un ulteriore rialzo dei tassi di 75 punti base da parte della Fed e di un inasprimento monetario ancora prolungato da parte dell’istituto, con impatti negativi sull’outlook economico. In Europa, focus sulle risposte comunitarie alla crisi energetica, mentre l’indice Zew tedesco segnala un peggioramento della fiducia degli investitori istituzionali.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, chiude in calo Stm (-3,3%) in scia alla generale intonazione negativa dei titoli dei semconduttori.
Intanto la Società ha annunciato una collaborazione con la società di intelligenza artificiale Smart Eye per sviluppare un sistema di monitoraggio del driver LED ad alta sensibilità.
Inoltre, un emendamento approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze al Decreto Aiuti bis e confermato dal voto dell’Aula del Senato prevede un contributo a fondo perduto di 100 milioni per il 2022 e 240 milioni per il 2023 a Stm, per investimenti nel settore dell’innovazione e tecnologia della microelettronica nell’ambito delle missioni del PNRR.
Resiste Tim (flat), che nel frattempo resta alle prese con le residue incognite sulla rete.
Negative le mid cap, tra cui Sesa (-2,8%) nonostante i risultati positivi del primo trimestre fiscale e il miglioramento della guidance e Wiit (-1,3%), che ha pubblicato i risultati del primo semestre.
Tra le aziende a minor capitalizzazione avanza soprattutto Tiscali (+8,4%) dopo i conti.
Ha diffuso i dati contabili anche Esprinet (-3,1%) mentre Eurotech (+3,4%) ha annunciato l’acquisizione di Inonet, con la quale si rafforza nel mercato DACH.