Media (-9,8%) – Prevalgono le vendite sul settore trainato da MFE-MediaForEurope B (-7,6%) e A (-19%)

Nella scorsa settimana il Ftse Italia Media ha registrato un calo del -9,8% rispetto al -2,9% del corrispondente indice europeo e al -4,7% del Ftse Mib.

In settimana la Fed e altri istituti hanno alzato i tassi per contrastare l’inflazione. L’inasprimento della politica monetaria rischia di frenare ulteriormente la crescita, e pertanto gli operatori restano intenti a valutare le prospettive dell’economia globale.

Sul fronte macro, i dati dell’eurozona hanno evidenziato una contrazione del settore manifatturiero e dei servizi, con un deterioramento della domanda in entrambi i settori a causa dell’aumento del costo della vita e delle prospettive future sempre più cupe.

Nelle cinque sedute forti vendite su MFE-MediaForEurope A (-19%) e MFE-MediaForEurope B (-7,6%). Al 16 settembre, MFE-MediaForEurope possiede 31.446.411 azioni MFE A e 38.627.313 azioni MFE B, pari al 3,1317% del capitale sociale. Inoltre, il Gruppo ha aperto la nuova sede a Monaco di Baviera e ha nominato Katharina Behrends nel ruolo di General Manager per l’area europea di lingua tedesca, Germania, Austria, Svizzera (DACH).

Tra le Small Cap, segno positivo solo su Calatagirone Editore (+3,1%). Limita le perdite RCS Mediagroup (-1,5%), mentre Mondo TV cede il 6,7% dopo aver chiuso con Warner Bros Discovery un accordo di licenza per l’Italia della terza stagione della serie animata Bread Barber Shop. Inoltre, insieme a Toon2Tango la società ha annunciato la vendita della nuova serie comedy per bambini Monster Loving Maniacs alla CBBC.

Nell’ottava crolla Triboo (-17,5%) che ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi consolidati pari a 48,3 milioni (+5,1% a/a) ed un utile netto di 0,9 milioni.