Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,5% a 21.360 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un -1,2% rispetto al -1,2% del corrispondente indice europeo.
Lo sguardo degli operatori è rivolto al job report statunitense di domani, che aiuterà a comprendere quanto la Fed possa spingersi in là con gli aumenti del costo del denaro senza danneggiare eccessivamente la crescita.
Sullo sfondo, si intensificano le tensioni internazionali, con la possibilità di un test nucleare russo al confine con l’Ucraina e il nervosismo nel Pacifico dopo il lancio di un missile intercontinentale nordcoreano.
Tra le big del comparto, in calo Buzzi Unicem (-2,1%) e Cnh Industrial (-0,9%) dopo gli acquisti della seduta precedente.
In calo anche Interpump Group (-0,6%) dopo l’approvazione del Piano ESG 2023-2025, che prevede 20 azioni e un orizzonte temporale di esecuzione rappresentato dal triennio 2023-2025, con un obiettivo da realizzare entro il 2027.
Nel segmento delle medie capitalizzazioni, resiste Avio (+1,6%) mentre le vendite hanno colpito in particolare Lu-Ve (-4,3%) e Carel Industries (-5%).
Tra le small cap, svetta Fidia (+8,5%), seguito da Gefran (+7,9%). Frazionale ribasso per Cembre (-0,4%), mentre IEG arretra del 3,5% dopo aver firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con Singapore Tourism Board, rafforzando il suo peso in Asia.
Giù Caltagirone (-4,3%).