Mercati – Avvio prudente per l’Europa, a Milano (-0,1%) arretra Stm

Apertura debole per le borse del Vecchio Continente, dopo le sedute sottotono di Wall Street e delle piazze asiatiche, aspettando i dati americani sul mercato del lavoro.

Il Ftse Mib di Milano cede lo 0,1% in area 21.120 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (flat) e il Ftse 100 di Londra (invariato).

Ieri gli indici americani hanno chiuso sotto la parità, con il Dow Jones a -1,1%, lo S&P500 a -1% e il Nasdaq a -0,7%. Intanto, Elon Musk ha chiesto di sospendere l’azione legale nei suoi confronti per costringerlo ad acquistare Twitter. Segno meno anche per i listini dell’area Asia-Pacifico, esclusi quelli cinesi fermi per festività, complici i conti sotto le attese dei produttori di chip Samsung e Amd che penalizzato il settore tecnologico.

Focus di giornata sul job report statunitense che verrà diffuso nel primo pomeriggio. Le previsioni indicano un incremento di circa 255 mila impieghi (dato più basso dal 2020) e un tasso di disoccupazione stabile al 3,7%.

I dati arrivano dopo una serie di commenti restrittivi da parte dei membri della Federal Reserve. Gli ultimi sono stati quelli di Charles Evans (Chicago), secondo cui i tassi raggiungeranno il 4,5-4,75% entro la prossima primavera, e Neel Kashkari (Minneapolis), per il quale la banca centrale americana è “abbastanza lontana” dal sospendere il suo ciclo di strette monetarie.

Dall’agenda macroeconomica europea sono giunti i dati tedeschi di agosto sulla produzione industriale (-0,8% mensile e +2,1% annuo, sotto le attese) e le vendite al dettaglio (-1,3% m/m e -1,7% a/a, consensus -1,2% e -4,1%). Previsti in mattinata i numeri di agosto sulle vendite al dettaglio dell’Italia.

Nel Vecchio Continente resta in primo piano il rincaro dei prezzi dell’energia, dopo l’incontro di ieri fra i capi di Stato in cui il premier uscente Mario Draghi è tornato a chiedere una risposta comune alla crisi.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 0,979 così come il cambio tra biglietto verde e yen a 145,0, sui livelli che hanno innescato in precedenza l’intervento delle autorità giapponesi per sostenere la valuta.

Tra le materie prime viaggiano in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 94,15 dollari e il Wti (-0,3%) a 88,3 dollari dopo i rialzi seguiti all’annuncio del taglio della produzione da parte dell’Opec+.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 242 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,58%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate si distinguono in positivo Amplifon (+2,4%), Prysmian (+1%) e Banco Bpm (+0,9%) mentre arretra Stm (-2%) in scia alle indicazioni deludenti di Samsung e Amd, seguita da Moncler (-1,6%) e Saipem (-1,1%).