Dopo la diffusione dei risultati del primo semestre 2022, KT&Partners ha confermato il giudizio ‘add’ su Fervi e limato il target price da 24,2 a 23,2 euro, pari comunque a un potenziale upside di circa il 59% rispetto alle quotazioni attuali.
La boutique finanziaria sottolinea come nonostante lo scenario macroeconomico sfidante e l’incremento dei costi delle materie prime, nei primi sei mesi dell’esercizio il Gruppo Fervi abbia realizzato una solida crescita, sostenuta soprattutto dagli effetti del consolidamento della Rivit.
In particolare, i ricavi sono cresciuti del 75% a 29,7 milioni, oltre i 27,7 milioni attesi da KT&Partners, e l’Ebitda del 69% a 4,6 milioni (4,4 milioni la stima di KT&Partners), grazie alle azioni intraprese dal management per controbilanciare l’aumento dei costi.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è rimasto sostanzialmente stabile a 10,4 milioni, nonostante i nuovi investimenti per 1,2 milioni per sostenere la forte crescita del business e il pagamento di 0,9 milioni di dividendi.
KT&Partners sottolinea poi come la società continui a monitorare l’elevato livello di incertezza che caratterizza ancora il quadro congiunturale, nonostante l’impatto limitato dell’inflazione e dello shoratage di materie prime grazie alle solide relazioni con i propri fornitori che garantiscono un approvvigionamento costante.
Il management, inoltre, è impegnato a implementare una politica di prezzi e di controllo dei costi volta a preservare la marginalità e la solidità patrimoniale e finanziaria che contraddistingue le aziende del Gruppo.
Grazie a tali azioni per mitigare l’accelerazione dell’inflazione, il deprezzamento valutario e l’ulteriore aumento dei costi delle materie prime, Fervi è fiduciosa di poter continuare il proprio percorso di sviluppo in futuro, allargando la propria offerta prodotti e penetrando in nuovi mercati.
In seguito ai risultati del primo semestre 2022, KT&Partners ha confermato le stime per i prossimi anni, prevedendo ricavi 2022 pari a 56,9 milioni, in crescita a un Cagr 2021-25 del 14,6% raggiungendo i 67,1 milioni nel 2025.
Per quest’anno, l’Ebitda è previsto a 8,1 milioni, con un Ebitda margin al 14,2%, per poi migliorare al 16,3% nel 2025, principalmente grazie a un contesto di costi dei trasporti e delle materie prime più favorevole nei prossimi anni.
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