Borse europee prudenti e future di Wall Street positivi, in attesa dei verbali della Fed e dei dati di domani sull’inflazione statunitense.
Il Ftse Mib di Milano oscilla sulla parità (flat) in area 20.740 punti. Lievemente positivi il Dax di Francoforte (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%), debole l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%). Rialzi tra lo 0,7% e l’1% per i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq dopo la debolezza delle ultime cinque sedute, malgrado l’apertura di Biden alla possibilità di una recessione negli Usa.
Il sentiment degli investitori resta fragile, in un contesto caratterizzato da persistenti pressioni sui prezzi, dal rallentamento dell’economia in diverse regioni e dalle crescenti tensioni geopolitiche, con la prospettiva di nuove strette monetarie a peggiorare l’outlook.
Stasera verranno diffusi i verbali relativi all’ultima riunione del Fomc, mentre domani usciranno i dati sui prezzi al consumo statunitensi. Una lettura peggiore delle attese rafforzerebbe ulteriormente la prospettiva di un quarto aumento consecutivo da 75 punti base dei tassi di interesse nel prossimo meeting della Fed, in programma a novembre.
Focus anche sulla stagione di trimestrali alle porte, dalla quale si prevedono utili in calo e indicazioni poco incoraggianti a causa del crescente rischio di recessione.
Oggi a Bruxelles di riuniscono i vertici Nato della Difesa per discutere su come proteggere meglio le infrastrutture critiche, aumentare la produzione di armi e mantenere il sostegno all’Ucraina. Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato ulteriori attacchi missilistici dopo i pesanti bombardamenti su Kiev e altre città, segnando un’ulteriore pericolosa escalation nel conflitto.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sopra le attese sulla produzione industriale di agosto dell’Eurozona (+1,5% mensile e +2,5% annuo) mentre nel pomeriggio sono previsti quelli americani sui prezzi alla produzione di settembre.
Sul Forex l’euro/dollaro resta a 0,97 e il cambio tra biglietto verde e yen si rafforza ulteriormente a 146,4 alimentando le attese di un nuovo intervento delle autorità giapponesi a sostegno della propria moneta. La sterlina, in area 1,106 dollari, ha ridotto i guadagni dopo che la Banca d’Inghilterra ha confermato il termine del suo programma di acquisto di obbligazioni di emergenza venerdì 14 ottobre.
Tra le materie, lievi guadagni per le quotazioni del greggio dopo i ribassi degli ultimi due giorni innescati dalle crescenti preoccupazioni per il rischio recessione, con il Brent (+0,4%) a 94,7 dollari e il Wti (+0,3%) a 89,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riporta a ridosso dei 240 punti base con il rendimento del decennale italiano in aumento al 4,76%, nel giorno del collocamento di Bot annuali per 6 miliardi con rendimento in ascesa al 2,532%.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib spiccano Moncler (+2,8%), Stm (+1,7%) e Campari (+1,4%). In calo invece Leonardo (-3,1%), Azimut (-2,9%) e Amplifon (-2,7%).