“Il primo semestre 2022 di Friulchem si è dimostrato in linea con le aspettative sia per le attività compiute sia per i traguardi raggiunti”, esordisce così Disma Giovanni Mazzola, AD di Friulchem, in un’intervista a Market Insight.
Un semestre chiusosi con vendite balzate dell’81% (crescita organica +34%) a 17 milioni, un Ebitda progredito dell’80% a 0,9 milioni e un Ebit salito a 0,4 milioni (0,09 milioni al 30 giugno 2021).
Nel dettaglio, spiega Mazzola, “questi risultati confermano in primis la validità del lavoro svolto nei mesi scorsi su nuovi clienti, nuove produzioni e nuovi progetti, oltre che la vitalità dei nostri mercati di riferimento, sia in campo veterinario sia in quello umano, che hanno ripreso a crescere”.
“A ciò si aggiunge la soddisfazione legata alla conferma della bontà del posizionamento assunto in Francia dopo aver concluso con successo, tramite la controllata FC France SAS, nel luglio 2021, il closing dell’operazione per l’acquisto di un ramo d’azienda comprendente lo stabilimento produttivo, situato a Magny-en-Vexin, di proprietà della società francese Virbac SA (tra le principali multinazionali del settore veterinario), nonché i relativi dipendenti, macchinari e il magazzino”. Il tutto in un mercato Oltralpe che si mantiene decisamente interessante.
Detto ciò, prosegue l’AD, “guardando ai prossimi mesi, in uno scenario macroeconomico e geopolitico che resta complesso, siamo costantemente al lavoro per cercare di mitigare l’impatto dei costi sulla marginalità, a partire da quello dell’energia che siamo fiduciosi di poter contenere grazie al nuovo impianto fotovoltaico che dovrebbe diventare attivo nei prossimi mesi”.
“Inoltre, forti dell’esperienza della pandemia da Covid-19, per far fronte a eventuali difficoltà di approvvigionamento, abbiamo aumentato le giacenze in magazzino di materie prime non deperibili e diversificato le forniture da un punto di vista geografico, rivolgendoci non solo ad aziende situate in Cina ma anche in altre paesi”.
Infine, conclude Mazzola, “la diversificazione territoriale ci permette di guardare con ottimismo alla tenuta della domanda”.
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