Nelle sedute dal 17 al 21 ottobre il Ftse Italia Banche ha realizzato un guadagno del 5%, a fronte del 4,5+% dell’analogo indice europeo e del +3% messo a segno dal Ftse Mib.
Settimana positiva per l’azionario, con gli operatori sempre intenti a valutare le indicazioni provenienti dalle trimestrali e i rischi di recessione, in un contesto di elevata inflazione e inasprimento monetario. Focus anche sul Regno Unito in seguito alle dimissioni di Liz Truss e sulla crisi energetica in Europa, con l’accordo di massima dei Paesi membri sulle misure per contrastare il caro prezzi.
Sul Forex, l’euro/dollaro resta in area 0,98 mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 232 bp, con il rendimento del decennale italiano oltre il 4,7%.
Tra i titoli bancari del Ftse Mib, avanzano in particolare Intesa (+6,7%), Bper (+6,3%) e Mediobanca (+5,3%).
Fra le mid, bene Banca Popolare di Sondrio (+6%) mentre fra le mid arretra Mps (-3,5%) nella settimana in cui ha preso il via l’aumento di capitale.
Per quanto riguarda Banco BPM, DBRS Morningstar ha migliorato i principali rating di 1 notch.
Intesa Sanpaolo ha comunicato la conclusione del programma di buyback dopo aver acquistato complessivamente azioni pari a circa il 4,95% del capitale per un controvalore totale di 1,7 miliardi circa.
Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha interamente sottoscritto una nuova emissione da 750 milioni di UniCredit.
Infine, il 24 ottobre prenderà il via l’opa su Banca Finnat.