Dopo un semestre in forte crescita, il Gruppo Circle, specializzato nella digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale, oltre che nella consulenza internazionale su Green Deal e transizione energetica, guarda con ottimismo alla conclusione dell’anno. La strategia focalizzata su soluzioni proprietarie e innovativi servizi federativi si riflette positivamente sulla redditività ed è apprezzata sia dal mercato sia dagli analisti. In seguito alla pubblicazione dei conti, Integrae Sim ha confermato le stime di crescita, assegnando al titolo (che viaggia in area 3,48 euro) un target price di 5,0 euro. L’attuale scenario macroeconomico suggerisce prudenza, ma Circle continua a investire su segmenti dalle grandi potenzialità ed è pronta a lanciare nuove soluzioni per l’implementazione dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli, per la supply chain globale, per la digitalizzazione del settore aeroportuale e delle ferrovie. Il tutto, nel solco della roadmap strategica CONNECT 4 AGILE GROWTH, incentrata su innovazione, digitalizzazione, Green Deal e transizione energetica.
I risultati del 1H22 avvalorano la strategia
“Siamo molto soddisfatti dei risultati definitivi, che oltre alla crescita della top line evidenziano un importante passo avanti in termini di Ebitda, Ebit e utile netto. Questo soprattutto grazie alla scelta di puntare sui prodotti proprietari e, in maniera particolare, sui servizi federativi, caratterizzati da maggiore marginalità.”
Così si è espresso Luca Abatello, Presidente e Ceo di Circle Group, nel commentare i conti del primo semestre 2022. Il periodo si è chiuso con un valore della produzione in aumento del 25% a 5,2 milioni, un Ebitda in crescita del 17% a 0,9 milioni, un reddito operativo di 0,4 milioni (+47%) e un risultato netto di 345 mila euro (+46% rispetto al 2021 rettificato dalle poste straordinarie). La posizione finanziaria netta è attiva (cassa) e pari a 1 milione, sostanzialmente in linea con il dato del 31 dicembre 2021, dopo aver sostenuto investimenti sull’evoluzione prodotti per 0,3 milioni. Da sottolineare la rilevante crescita dei prodotti software proprietari, proposti anche in modalità SaaS (+33%) e dei servizi federativi Milos® (+149%).
“Stiamo mettendo a fattor comune strumenti ibridi tra le nostre due business unit, fra digitalizzazione della supply chain e consulenza su Green Deal e transizione energetica. Questa strategia sta pagando, poiché consente ai nostri clienti di sfruttare le opportunità derivanti anche dalla transizione 4.0., un aspetto decisivo nell’attuale contesto socioeconomico.”
Nel complesso, questa prima parte del 2022 è stata estremamente intensa, ricca di attività e di soddisfazioni, per la società ma anche per gli azionisti. “Nelle ultime settimane abbiamo preso parte a 2 investor day, uno organizzato in modalità virtuale da Integrae Sim con circa 12 partecipanti e uno fisico a Lugano con circa 20 investitori, ricevendo in entrambi i casi feedback estremamente positivi.”
Un outlook positivo nonostante le incertezze
I risultati positivi del semestre riflettono la capacità di Circle di interpretare il complesso scenario macroeconomico attuale, individuando le tendenze in atto e investendo per proporre ai clienti soluzioni efficaci.
Con riferimento alla domanda di servizi federativi, “il fatto che ad oggi non sia ancora stato confermato un rafforzamento della transizione 4.0 nel 2023 sta facendo sì che diverse aziende accelerino gli investimenti, nonostante il momento delicato”, spiega Abatello. “La mancanza di certezze sul futuro, una notizia di per sé non positiva, sta dunque determinando un effetto positivo per il Gruppo, grazie a coloro che possono e vogliono anticipare gli investimenti.”
Allo stesso modo, “lo scenario caratterizzato dalla guerra, dall’elevata inflazione e dall’onda lunga del Covid fa sì che permanga una forte esigenza di monitorare e ripianificare in tempo reale le scelte inerenti alla catena logistica a livello mondiale, determinando una grande attenzione per i nostri strumenti di global supply chain visibility.” Anche in questo caso, un aspetto fondato su basi socioeconomiche negative ha invece delle parziali conseguenze positive in termini di business.
Per quanto riguarda, invece, il tema della transizione energetica, “è all’ordine del giorno, tutti i progetti europei in cui siamo coinvolti stanno generando ulteriore interesse per nuove iniziative, richieste di supporto e di affiancamento. L’ultima parte di settembre e l’inizio di ottobre sono stati estremamente positivi, perciò guardiamo con ottimismo al futuro.”
Il focus sui segmenti ad alto potenziale
“Alla luce del rallentamento dell’economia in corso, restiamo prudenti sul 2023. Ci auguriamo che la recessione sia più breve possibile, ma ci saranno senz’altro delle conseguenze a livello di Pil e di volumi di fatturato in alcuni mercati. Per questo abbiamo virato sui settori che presentano più esigenze e maggiori opportunità, ricalibrando i prodotti e i segmenti a cui rivolgerci in funzione degli impatti economici che questa situazione estremamente vulnerabile genererà.”
Nel dettaglio, precisa Abatello, “abbiamo creato una serie di soluzioni e iniziative verticali per alcuni settori da cui ci attendiamo un ritorno maggiore”. Il mese di novembre sarà particolarmente intenso, con “tre iniziative estremamente importanti e innovative che potranno avere un ulteriore impatto negli ultimi due mesi dell’anno”. Si tratta di tre eventi rispettivamente dedicati “al lancio della prima sperimentazione dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli, alle soluzioni doganali innovative per il settore aeroportuale, su cui abbiamo insistito pesantemente, e all’ulteriore evoluzione della suite Global Supply Chain Visibility”.
Nel frattempo, la suite Master Sped, sviluppata appositamente per spedizionieri e operatori doganali, continua a riscuotere un grande successo, come dimostra anche la recente commessa per una primaria realtà ligure attiva nel deposito e magazzinaggio merci nel Porto di Genova. “La strategia di creare una suite pesantemente evoluta, digitalizzata e integrata con i servizi federativi sta dando i suoi frutti, in una fase di riscossa di uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi del Covid. Da sottolineare anche i nuovi contratti e le trattative nel mondo ferroviario, che evidenziano l’apprezzamento del mercato sia dal punto di vista portuale sia dal punto di vista degli operatori di catena intermodale”.
Infine, conclude il Ceo, “puntiamo ad annunciare entro la fine di gennaio un’ulteriore operazione di M&A. Tutto procede in maniera molto positiva e siamo fiduciosi sul buon esito dell’operazione nei prossimi mesi”.
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