Utility (+2,5%) – Forti acquisti su A2A (+5,9%) ed Hera (+4,5%), corre EEMS (+20,9%)

Il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,5% rispetto al +2% del corrispondente europeo e al +1,4% del Ftse Mib.

Seduta positiva per le borse europee, in attesa del meeting della Bce e con focus sulle trimestrali. Nel frattempo, migliora l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende tedesche, pur restando sui minimi dal 2020. Intanto la Bce starebbe valutando se limitare i profitti delle banche dovute agli aumenti dei tassi.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 219 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 4,35%.

Tornando al comparto utility, tra le big fa meglio A2A (+5,9%), seguita da Hera (+4,5%).

Terna (+3%), grazie anche al coordinamento con gli altri operatori di rete europei, ha gestito in piena sicurezza e garantito in tempo reale la continuità del servizio elettrico nazionale durante l’eclissi di sole di ieri mattina.

Snam (+2,3%), attraverso IES Biogas, controllata di Snam4Environment attiva nel settore del biometano e dell’economia circolare, ha acquistato 5 impianti di biogas agricolo con potenza 1MWe in Veneto e Friuli Venezia-Giulia. I cinque impianti sono situati nelle Province di Udine, Pordenone, Venezia e Padova.

Enel (+2%) nei primi nove mesi 2022 ha consuntivato un produzione consolidata di energia elettrica in crescita su base annua del 6,1% a 174.256 GWh.

Tra le mid e small, svetta EEMS (+20,9%) il cui Cda ha deliberato di anticipare la fase 4 del Piano Strategico, che prevedeva l’avvio di attività nel comparto della transizione energetica a partire dal secondo semestre 2023, e di costituire una società interamente controllata, denominata EEMS Renewables. Il Consiglio ha inoltre approvato il Piano Industriale di EEMS Renewables per dare avvio alle attività del Gruppo quale IPP da fonti rinnovabili, in particolare impianti fotovoltaici su tetti di capannoni industriali.

L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di EEMS ha deliberato l’aggiornamento dello statuto sociale; l’attribuzione al Cda di una delega ad aumentare il capitale sociale per un importo massimo di 100 milioni; l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile fino a un massimo di 20 milioni riservato a Negma Group, e del connesso aumento di capitale sociale.