Nelle sedute dal 7 all’11 novembre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso a +12,2% rispetto al +13,7% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +5% del Ftse Mib.
Altra settimana positiva per l’azionario, con focus sui dati migliori delle attese sull’inflazione statunitense, che hanno alimentato la prospettiva di un rallentamento delle strette monetarie da parte della Fed. La commissione Ue ha alzato le stime sul Pil dell’eurozona e dell’Italia nel 2022 ma ha tagliato le stime sul 2023.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, chiude in forte rialzo Stm (+12,3%), mentre Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo con giudizio Equal-weight e target price 36 euro.
Bene la tlc Telecom Italia (+7,8%) dopo i risultati, l’avvio del processo di societarizzazione della unit Enterprise, oltre all’apertura di Vivendi al dialogo sulla creazione della rete unica a controllo statale e l’impegno del senatore Alessio Butti ad incontrare gli stakeholder per definire il progetto.
Positive le mid cap,, in particolare Tinexta (+18,5%) dopo i conti. Anche Seco ha diffuso i risultati, mentre WIIT ha firmato un contratto settennale, per un valore complessivo di oltre 8 milioni, con InfoCert (Gruppo Tinexta), il principale Digital Trust Service Provider europeo
Fra le small, vola Esprinet (+13,2%) dopo la trimestrale, seguita da Eurotech (+12,1%). Hanno pubblicato i conti anche Cellularline, Digital Bros, Fullsix.