Nelle sedute dal 14 al 18 novembre il Ftse Italia Banche ha realizzato un guadagno del 2,8%, a fronte del +2,7% dell’analogo indice europeo e del +0,9% messo a segno dal Ftse Mib.
Le europee chiudono in positivo un’ottava parzialmente frenata dai toni restrittivi provenienti da alcuni esponenti della Federal Reserve, che hanno allontanato l’ipotesi di una fine anticipata del ciclo di strette monetarie. Nell’eurozona, i dati finali di ottobre sull’inflazione hanno evidenziato un’accelerazione al 10,6%, mentre le parole di Christine Lagarde fanno sperare in un rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi da parte della Bce.
Sul Forex, l’euro/dollaro resta sopra quota 1,03 mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund scende sotto i 200 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 3,9%.
Tornando ai titoli bancari del Ftse Mib, avanza in particolare Banco Bpm (+5,7%) che ha concluso invece una nuova emissione Green Senior Non Preferred, con scadenza cinque anni e due mesi con possibilità di rimborso anticipato a gennaio 2027, per un ammontare pari a 500 milioni. Gli ordini hanno raggiunto 1,2 miliardi.
Intesa Sanpaolo (+2,6%) ha concluso con successo la vendita di circa 67 milioni di azioni Nexi, pari a circa il 5,1% del capitale sociale e rappresentante l’intera quota detenuta da Intesa Sanpaolo in Nexi. Inoltre, Intesa ha collocato con successo sul mercato americano un’emissione dual tranche.
Fra le mid cap acquisti soprattutto su Banca Popolare di Sondrio (+7,4%). Fra le small, si avvicina il delisting di Banca Finnat, che lascerà Piazza Affari il 28 novembre.