Impiantistica (0,0%) – Crollo di Trevi (-34,3%) nell’ottava

Il Ftse Mib ha archiviato le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo dello 0,9%, in una settimana dominata dalle questioni geopolitiche e dall’outlook dell’economia e della politica monetaria.

Il sentiment dei mercati è stato appesantito da una serie di commenti provenienti da esponenti della Federal Reserve, che hanno allontanato l’ipotesi di una fine anticipata del ciclo di strette monetarie.

In particolare, diversi membri dell’istituto di Washington hanno dichiarato che, sebbene l’inflazione mostri segnali di rallentamento, resta ancora necessario un inasprimento monetario per allentare le pressioni sui prezzi.

Sempre in tema banche centrali, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sì ribadito la necessità di alzare ulteriormente i tassi ma senza lasciar presagire ulteriori accelerazioni, rafforzando l’ipotesi di un ritocco di solo 50 punti base a dicembre.

Sul fronte geopolitico, la caduta di missili in Polonia, che ha causato due vittime, a inizio settimana aveva inizialmente acceso i timori su una possibile estensione del conflitto tra Russia e Ucraina oltre il confine.

Allarme poi rientrato dopo che la Nato ha detto che il missile che si è schiantato nel sud-est della Polonia, paese membro della Nato, è stato probabilmente un missile finito fuori rotta, lanciato dalla difesa aerea dell’Ucraina e non un attacco russo.

L’indice Ingegneria e Impiantistica ha chiuso l’ottava invariato, rispetto al +1,2% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene Leonardo (+4,6% w/w), grazie ai guadagni di inizio settimana dopo che l’acquisizione realizzata dal Rheinmetall (che prima dell’estate si era fatto avanti con una proposta a Leonardo per rilevare una quota di minoranza di Oto Melara) ha riacceso i riflettori sul settore della difesa.

In ribasso, invece, Prysmian (-1,7% w/w), nonostante un nuovo accordo da 60 milioni nell’ambito del Lightning Project per l’installazione dei cavi sottomarini per l’interconnessione HVDC da 320 kV negli Emirati Arabi Uniti, a cui si è aggiunto una commessa del valore di circa 150 milioni di euro assegnata dal gestore greco dei sistemi di trasmissione (TSO) IPTO – Independent Power Transmission Operator – per collegare le isole di Milos, Folegandros e Santorini.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni tonfo di Trevi (-34,3% w/w), complice il crollo di venerdì in seguito al via libera all’aumento di capitale da 51 milioni di euro finalizzato a riequilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale del gruppo.