Intesa Sanpaolo conferma il rating ‘buy’ su Eurotech e assegna un target price a 4,7 euro (precedente 5 euro), valutazione che incorpora un upside potenziale di circa il 42% rispetto al prezzo di 3,32 euro.
Lo studio segue la diffusione dei conti dei primi nove mesi del 2022 da parte della società. Numeri da cui sono emersi ricavi consolidati pari a 59,83 milioni, con un incremento del 36,1% (+32,8% a cambi costanti) e un Ebitda adjusted a 1,4 milioni (2,4% dei ricavi) rispetto a -1,6 milioni del periodo di confronto.
La visibilità per l’anno 2022 data dal backlog di ordini è a circa 87 milioni per il perimetro di consolidamento storico e conferma la possibilità di una crescita organica a doppia cifra del fatturato sui dodici mesi. Il contributo di crescita inorganica derivante dalla neo-acquisita InoNet è stimabile per il 2022 in 4-5 milioni.
Le iniziative per mitigare il problema dello shortage di componenti elettronici attivate tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 hanno prodotto gli effetti desiderati e gli indicatori che il management controlla fanno ritenere che il trend in risalita del primo margine proseguirà anche nel quarto trimestre. Inoltre, il mix di vendita beneficerà della ripresa del business sui sistemi Edge AI per la ricerca sui veicoli a guida autonoma.
Gli esperti di Intesa Sanpaolo rivedono “al rialzo le stime sul FY22-23 per riflettere il trend dei 9M22 e il consolidamento di InoNet”. Ora considerano le proprie stime sul FY22 “più fondate, considerando il ritorno a ‘livelli più standard’ di ricavi e margine lordo nel 3Q22” e prevedono che “un trend simile continui nel 4Q22”.