La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un -2,6%, a fronte del -1,6% dell’analogo indice europeo e del -0,4% messo a segno dal Ftse Mib.
Venerdì sono stati pubblicati i dati sull’occupazione negli Stati Uniti: i numeri più solidi delle attese hanno alimentato le preoccupazioni sulla possibilità che la politica monetaria della Federal Reserve rimanga restrittiva, mantenendo i tassi di interesse su livelli elevati per un periodo prolungato di tempo anche a rischio di una recessione. Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund ha chiuso in area 190, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.
Tra le Big del settore Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha chiuso le contrattazioni con un -1,5%, Banco Bpm con un -3,6%, Intesa Sanpaolo con un -2,9%, Mediobanca con un -2,5% e UniCredit con un -4,5%.
Il Cda di BPER Banca ha approvato la costituzione di una partnership strategica con il Gruppo Gardant per la gestione e la vendita di crediti deteriorati per un importo fino a 2,5 miliardi.
BPER Banca, inoltre, ha concluso con successo il collocamento dell’emissione obbligazionaria inaugurale fixed to floating, con scadenza 5 anni e possibilità di rimborso anticipato (call) dopo 4 anni, rivolta a investitori istituzionali.
Nell’ambito del processo competitivo avviato negli scorsi mesi per valutare eventuali partnership nel settore Danni/Protezione, il Cda di Banco BPM ha deliberato di concedere a Crédit Agricole Assurances un periodo di esclusiva.
L’agenzia Fitch Ratings ha confermato i rating di UniCredit ai seguenti livelli: ‘BBB’ per il lungo termine ‘IDR’, ‘F2’ per quello a breve termine e ‘bbb’ per il Viability Rating (ovvero il rating standalone).
Tra le Mid Cap Banca Popolare di Sondrio ha segnato un -3,0% e Credito Emiliano un -0,8%.
Infine, tra le Small, Banca Monte dei Paschi di Siena ha registrato un +6,3%, Banca Profilo un +1,0% e Banco di Desio e Brianza un -1,7%.