Servizi finanziari (+1,8%) – Più acquistato il comparto italiano di quello europeo, Banca Mediolanum a +3,2%

La scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Finanziari ha segnato un +1,8%, rispetto al +1,0% dell’analogo indice europeo e al +2,6% del Ftse Mib.

Chiusura fiacca venerdì sera per le borse europee, mentre proseguiva in positivo la seduta di Wall Street con gli investitori intenti a valutare le ultime indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali e dall’agenda macro. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 184 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,08%.

I dati della mappa mensile di dicembre 2022 mostrano, in via preliminare, che a fine mese il patrimonio gestito ammontava a 2.216 miliardi.

Tra le blue chips Azimut Holding ha registrato un +1,1%, Banca Generali un +0,3%, Banca Mediolanum un +3,2%, Fineco Bank un -0,1%, Nexi un -0,2% e Poste Italiane un +2,0%.

A seguito della delibera del Cda, in occasione dell’Assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2022, i soci di Fineco si esprimeranno in merito all’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un numero massimo di 246.015 azioni ordinarie FinecoBank, al fine di poter disporre degli strumenti necessari a dare attuazione al “Sistema 2023 PFA”, a favore dei Consulenti Finanziari identificati come personale più rilevante.

Il Cda di Nexi ha nominato per cooptazione Johannes Korp come nuovo membro non esecutivo e non indipendente, che resterà in carica sino alla prossima assemblea dei soci.

Tra le, Mid Cap Anima Holding (+2,9%) e Banca Ifis (+2,5%) hanno chiuso in testa al listino mentre BFF Bank (-0,7%) e doValue (-3,8%) si sono posizionate in fondo al medesimo.

illimity SGR, Società di Gestione del Risparmio del Gruppo illimity (+0,4%), nata per istituire e gestire fondi di investimento alternativi, ha finalizzato un nuovo closing del proprio Fondo “illimity Real Estate Credit” (iREC), fondo ad apporto dedicato agli investimenti in crediti deteriorati – principalmente UTP – garantiti da beni immobili, sia sotto forma di crediti ipotecari che sotto forma di crediti leasing.

Infine, tra le Small, Gequity (+5,1%) e Generalfinance (+1,1%) sono state le migliori mentre Borgosesia (-1,6%) e Met.Extra Group (-2,5%) hanno sottoperformato il paniere.

Al 31 dicembre 2022 L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Met.Extra Group è pari a 13,85 milioni, in calo rispetto a 15,38 milioni alla fine del mese precedente.