Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +5,7%, a fronte del +1,8% dell’analogo indice europeo e del +1,0% messo a segno dal Ftse Mib.
Chiusura debole per le borse europee, mentre proseguiva in positivo la seduta di Wall Street con i mercati intenti a valutare le ultime indicazioni provenienti dai dati economici e dalla stagione delle trimestrali in attesa delle riunioni di Fed e Bce. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è mantenuto a 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.
Tra le Big del settore Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha chiuso le contrattazioni con un +3,6%, Banco Bpm con un +2,7%, Intesa Sanpaolo con un +2,8%, Mediobanca con un -0,8% e UniCredit con un +12,3%.
Intesa Sanpaolo è stata inserita per il sesto anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) 2023, indice tematico sull’uguaglianza di genere lanciato da Bloomberg nel 2018 – con un punteggio superiore a 87 su 100. L’analisi ha riguardato oltre 11.500 quotate nelle principali borse mondiali analizzate e ha portato all’inclusione nell’indice di 484 società.
Unicredit ha pubblicato i dati relativi al quarto trimestre del 2022 e all’esercizio 2022, Escludendo la Russia, nel FY22 i ricavi totali del grupposono stati pari a 19,1 miliardi, con una crescita del 10,0% a/a, spinti dalla significativa crescita del NII nel corso dell’anno.
Unicredit, inflessibilmente impegnata a garantire la sostenibilità, nel FY22 corona un anno di importanti traguardi ESG già conseguiti, in linea con l’impegno del Gruppo nella Net Zero Alliance.
Tra le Mid Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha segnato un +5,6%, Banca Popolare di Sondrio un +3,9% e Credito Emiliano un +0,3%.
Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato un +2,0% e Banco di Desio e Brianza un +0,9%.