Credem risulta l’istituto più solido a livello europeo tra le banche commerciali e il migliore in Italia, come mostra la pubblicazione oggi, sul sito della Banca Centrale Europea, dei dati relativi ai requisiti patrimoniali (SREP) diffusi dalle banche rilevanti vigilate direttamente dall’autorità di Francoforte.
La pubblicazione di tali dati segue il regolamento sui requisiti patrimoniali che punta a rafforzare la disciplina di mercato e garantire che gli investitori e i depositanti siano informati sulla solvibilità degli istituti di credito.
Il requisito preso in considerazione è il Pillar 2 Requirement (P2R) che per il Gruppo Credem è pari all’1,0%, parametro migliore in Italia e al primo posto in Europa tra le banche commerciali all’interno del panel di istituti vigilati direttamente da Francoforte.
Il requisito di Pillar 2 emerge dall’analisi annuale svolta dalla BCE (SREP – Supervisory
review and evaluation process) che ha così confermato la solidità del modello di business
e dei presidi di gestione dei rischi di Credito Emiliano.
Tale risultato è per il Gruppo motivo di grande soddisfazione e rappresenta un importante
elemento di garanzia per la clientela, gli azionisti, i dipendenti e più in generale per tutto il
tessuto economico e sociale con cui la banca intrattiene rapporti.
Conseguentemente, il requisito patrimoniale complessivo (dato al 1° novembre 2022), che indica il livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo e a tutela dei risparmiatori, per il 2023, ammonta a 7,56% per quanto riguarda il CET 1 ratio. I requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,25% e 11,5%.
A fine 2022, tutti i coefficienti patrimoniali del Gruppo sono ampiamente superiori ai
requisiti. In particolare il CET1 Ratio a livello di Credemholding (perimetro di vigilanza) è
pari a 13,72% con un buffer, rispetto al requisito SREP, tra i più ampi del sistema, e pari
ad oltre 600 punti base.
L’elevata solidità del Gruppo ha consentito di proporre, in occasione del Cda del 6 febbraio scorso, la distribuzione di un dividendo pari a 0,33 euro per azione, in crescita del 10% rispetto al 2021, per complessivi 112,3 milioni di monte dividendi e oltre 340 milioni negli ultimi cinque anni.
Il Gruppo Credem a fine 2022 ha registrato un total business, tra prestiti e raccolta
complessiva, pari a oltre 136 miliardi.