Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +2,2% a fronte del +1,3% dell’analogo indice europeo e del Ftse Mib.
Chiusura positiva per le borse europee, mentre proseguiva sopra la parità la seduta di Wall Street rimbalzando dopo le perdite di ieri in seguito alle dichiarazioni dei ‘falchi’ della Federal Reserve. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund ha ceduto circa cinque punti base a 181, con il rendimento del decennale italiano al 4,12%.
Tra le Large Cap UniCredit ha terminato le contrattazioni a +4,1%, Mediobanca a +1,5%, Intesa Sanpaolo a +1,4%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +1,0% e Banco Bpm a -0,1%.
Nel 2022 il gruppo Bper ha registrato un margine di interesse pari a 1.825,9 milioni (+21,3% a/a) e un utile netto consolidato ordinario pari a 502,8 milioni; escludendo le poste straordinarie, l’utile contabile si esprime in 1.449 milioni. Nel 4Q 2022 il margine di interesse è stato pari a 565,5 milioni (+19,1% t/t).
Nel 2Q dell’esercizio 2022-23 Mediobanca ha realizzato ricavi in forte crescita (+19% t/t e +20% a/a), che per la prima volta oltre hanno raggiunto 902 milioni in 3 mesi, con tutte le fonti in crescita grazie all’attenta gestione di attivi e passivi.
Mediobanca ha pertanto chiuso il primo semestre del 2022-23 con un utile record di 555,1 milioni (+5,6% a/a). Inoltre, l’impegno continuo volto a includere in modo progressivo e rigoroso i criteri ESG in tutti gli ambiti di attività del Gruppo ha favorito un ulteriore miglioramento dei giudizi espressi dalle principali società di rating ESG.
Tra le Mid Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso a +12,3%, Credito Emiliano a +0,8% e Banca Popolare di Sondrio a -0,9%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,8% e Banca Profilo un +0,9%.