Nella seduta di ieri il Ftse Italia Tecnologia ha riportato un +1,1% rispetto al +0,9% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +0,1% del Ftse Mib.
Chiusura positiva per le borse europee, mentre proseguiva sottotono la seduta di Wall Street con l’attenzione degli operatori concentrata sulle prossime mosse delle banche centrali alla luce degli ultimi dati sull’inflazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è risalito di circa sette punti base a 185, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%.
Tra le Large Cap Stm ha terminato le contrattazioni a +1,2% e Telecom Italia a +0,7%.
Dalla lettura dei dati preconsuntivi di TIM emergono risultati 2022 superiori alla guidance grazie a un ulteriore miglioramento dei trend operativi nel quarto trimestre.
Nel Piano Industriale 2023–2025 TIM prevede un’ulteriore accelerazione a livello di gruppo, a seguito di risultati 2022 migliori delle attese e nonostante un contesto macroeconomico profondamente mutato rispetto all’anno scorso.
In ottica ESG il Piano industriale 2023-2025 di TIM definisce le priorità per tutte le aree di business e le operations con l’obiettivo di migliorare l’impatto a livello ambientale e sociale e al contempo i risultati di business.
Tra le Mid, Reply ha chiuso a +0,6%, Sesa a +0,4%, SECO, a -0,2%, Tinexta a -0,4% Antares Vision a -1,1% e Wiit a -1,5%.
Infine, tra le Small, Eurotech (+2,0%) e Esprinet (+1,0%) hanno sovraperformato le altre mentre GPI (-3,5%) è risultata la peggiore.
Il Cda di GPI ha esaminato i dati preconsuntivi consolidati dell’esercizio 2022, dai quali emergono ricavi complessivi per oltre 355 milioni, in aumento di oltre l’8,6% a/a. Tale dinamica ha beneficiato in gran parte delle crescita organica, mentre il contributo non organico deriva principalmente dal Gruppo Tesi, la cui acquisizione è stata perfezionata a fine novembre 2022.