Nell’arco degli ultimi cinque giorni il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -5,7% rispetto al -1,8% del corrispondente indice europeo e al -2,8% del Ftse Mib.
Finale di ottava in ribasso per le borse europee mentre Wall Street proseguiva la seduta in territorio negativo alla luce degli ultimi dati che hanno mostrato un’accelerazione dell’inflazione a gennaio dopo i rallentamenti dei due mesi precedenti. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 189 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,42%.
L’EIA (Energy Information Administration) ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è aumentato di circa 7,6 milioni di barili, rispetto ai +2,3 attesi dagli analisti e ai +9,9 milioni del dato Api.
Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 17 febbraio 2023 si è attestato a 6,4 dollari/barile, in lieve discesa rispetto ai 6,7 dollari della settimana precedente.
Tra le Large Cap, Saipem ha terminato le contrattazioni a +5,4%, Tenaris a -5,1% e Eni a -7,7%.
Eni ha chiuso il quarto trimestre 2022 con un Ebit adjusted in calo del 5,8% a 3,59 miliardi, al di sotto dei 3,74 miliardi previsti dal consensus, per effetto della riclassifica di Azule Energy (attività Eni E&P in Angola) nelle partecipazioni, della minore produzione di idrocarburi e dei proventi one-off 2021 di GGP, in parte compensati dal robusto andamento dell’attività R&M. Il CdA ha deliberato di distribuire agli azionisti la terza delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2022, a valere sulle riserve disponibili, pari a 0,22 euro per azione (su una erogazione complessiva annuale, in luogo del dividendo, pari a 0,88 euro).
Eni ha anche presentato il piano strategico 2023-2026, basato sul track-record di performance operative e finanziarie e concentrato su: sicurezza energetica e accessibilità attraverso la diversificazione geografica e tecnologica; riduzione delle emissioni; fare leva sulla tecnologia per le iniziative di oggi e per le future opportunità di innovazione; creazione di valore per gli azionisti.
Eni Sustainable Mobility e Saipem hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con l’obiettivo di utilizzare carburanti di natura biogenica sui mezzi navali di perforazione e costruzione di Saipem, con particolare riferimento alle operazioni nell’area del Mare Mediterraneo. Saipem ha una flotta che opera in tutto il mondo che è composta da 45 mezzi navali per la costruzione e la perforazione.
Eni, tramite Enibioch4in, società di Eni Sustainable Mobility, ha annunciato l’avvenuta prima immissione di biometano prodotto da effluenti zootecnici, matrici agricole e biomasse residuali del territorio nella rete di distribuzione di AcegasApsAmga (Gruppo Hera).
Saipem e Seaway7 hanno stipulato un accordo di collaborazione commerciale per individuare, proporre ed eseguire congiuntamente progetti eolici offshore su fondazioni fisse.
Tra le Mid Cap Maire Tecnimont ha segnato un -1,4% e Saras un -2,8%.
Infine, tra le Small, D’Amico ha registrato un -0,2% e Gas Plus un -1,6%.