Impiantistica (flat) – I risultati e le nuove commesse sostengono Leonardo (+2,1%)

La scorsa settimana l’indice Ingegneria e Impiantistica ha riportato una variazione nulla rispetto al -1,8% del corrispondente europeo e al -2,0% del Ftse Mib.

Chiusura in rosso quella di venerdì per le borse europee, mentre proseguiva volatile la seduta di Wall Street dopo la pubblicazione del Job Report Usa di febbraio e tra i timori per le turbolenze nel settore finanziario americano. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.

Tra le Large Cap Leonardo ha terminato le contrattazioni a +2,1% e Prysmian a +0,2%.

Leonardo ha chiuso il 2022 con ordini in crescita del 20,7% a 17,27 miliardi, anche grazie al contratto siglato con il Ministero della Difesa della Polonia relativamente agli elicotteri AW149 per 1,4 miliardi e al contributo dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza nella sua componente statunitense.

La US Air Force ha annunciato la decisione di avviare la produzione iniziale degli elicotteri MH-139A “Grey Wolf”, consentendo così a Boeing e Leonardo di annunciare il contratto per la consegna delle prime 13 unità. L’avvio di tali attività di produzione porterà alla fornitura dei primi elicotteri operativi e che sostituiranno l’attuale flotta di UH-1N con consegne nel 2024.

Leonardo ha annunciato la firma di contratti e di un accordo di collaborazione per il mercato USA per l’elicottero monomotore di nuova generazione AW09, del quale sono stati presentati gli ultimi sviluppi.

L’operatore saudita THC (The Helicopter Company) amplierà la sua flotta di elicotteri Leonardo AW139 di sei unità più ulteriori 20 opzionali entro i prossimi 18 mesi. La flotta complessiva di THC raggiungerà 49 elicotteri.

Prysmian ha chiuso il 2022 con ricavi in aumento del 26,2% a 16,07 miliardi, leggermente superiori ai 15,89 miliardi previsti dal consensus, segnando una crescita organica del 14,4%.

Tra le Mid Cap, Salcef ha segnato un +0,9%, Webuild un -1,8%, Danieli un -3,1% e Fincantieri un -13,8%.

Danieli ha chiuso la semestrale consolidata al 31 dicembre 2022 con ricavi operativi pari a 1.865 milioni, in aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBITDA è stato pari a 145,5 milioni (+25%), mentre l’utile netto è cresciuto del 24% a 74,1 milioni.

Fincantieri ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi in crescita dell’11,7% a 7,44 miliardi, in linea con le attese e lo sviluppo del backlog e confermando il trend di crescita avviato nei periodi precedenti.

Fincantieri, attraverso la sua controllata Vard, ha firmato con una compagnia armatrice internazionale il contratto per la progettazione e la costruzione di una nuova nave posacavi, con consegna prevista nel 2024.

Infine, tra le Small, Trevi ha registrato un -6,1%.