La scorsa settimana il Ftse Italia Moda ha riportato un -2,5% rispetto al -1,2% del corrispondente europeo e al -2,0% del Ftse Mib.
Chiusura in rosso quella di venerdì per le borse europee, mentre proseguiva volatile la seduta di Wall Street dopo la pubblicazione del Job Report Usa di febbraio e tra i timori per le turbolenze nel settore finanziario americano. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.
Tra le Large Cap Moncler ha segnato un -0,8%.
Tra le Mid Cap, Brunello Cucinelli ha terminato le contrattazioni a -1,1%, Intercos a -2,1%, Tod’s a -2,9%, Safilo Group a -3,6%, Ovs a -5,0% e Salvatore Ferragamo a -5,5%.
Safilo ha pubblicato i conti del 2022: le vendite nette di si sono attestate a 1,08 miliardi, in aumento dell’11,1% a cambi correnti e del 4,2% a cambi costanti rispetto al 2021. Su base organica la crescita è stata del 7,7% a cambi costanti.
Il CdA di Safilo ha anche approvato gli obiettivi di medio termine del gruppo al 2027 e gli obiettivi di sostenibilità di medio-lungo termine.
Infine, tra le Small, Zucchi (+0,4%) e Aeffe (flat) hanno sovraperformato le altre mentre Piquadro (-3,6%) è stata la peggiore.
Nell’esercizio 2022 BasicNet (-1,4%) ha registrato, a livello consolidato, vendite aggregate dei licenziatari dei prodotti recanti i marchi del gruppo, sviluppate nel mondo dal network dei licenziatari e dirette, pari a 1,27 miliardi, in crescita del 34,1% rispetto all’esercizio precedente, confermando i dati preliminari presentati lo scorso 10 febbraio.
Anche Geox (-1,2) ha pubblicato i risultati dell’esercizio 2022: nel periodo in questione il Gruppo ha registrato ricavi pari a 735,5 milioni (+20,8%; +17,8% a cambi costanti) con una crescita a doppia cifra in tutti i canali distributivi e in tutte le principali aree geografiche.