Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,3% rispetto al +1,8% del corrispondente europeo e al +2,4% del Ftse Mib.
Chiusura in netto rialzo per le borse europee, che si sono lasciate alle spalle le forti perdite della seduta precedente dovute ai tumulti nel settore bancario statunitense. Proseguiva in denaro anche la seduta di Wall Street in scia alla pubblicazione dei dati sull’inflazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso di circa 9 punti base a 185, con il rendimento del decennale italiano in aumento di 16 punti base al 4,3% e quello del decennale tedesco in rialzo di 25 punti base al 2,45%.
Tra le Large Cap del comparto A2A (+3,6%) e Enel (+2,6%) sono state le migliori mentre ERG (+1,4%) e Snam (+1,2%) si sono posizionate in fondo al paniere di riferimento.
Enel, CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e PSTS (Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia) hanno dato nuova vita all’ex centrale termoelettrica di Augusta (SR) inaugurando un innovativo Centro di Ricerca all’interno dell’area, dove è stato realizzato anche un nuovo impianto fotovoltaico da 1,5 MW.
Il Gruppo Hera (+1,4%), tramite la controllata Acantho, e il Gruppo Ascopiave hanno perfezionato l’acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC, rispettivamente con le quote del 36,8% e del 55,2%.
Italgas (+1,5%) ha avviato trattative in esclusiva con il Gruppo Veolia Environnement per la potenziale acquisizione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Veolia in alcune società attive nel servizio idrico nelle regioni Lazio, Campania e Sicilia.
Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a +2,8%, Iren a +2,7%, Ascopiave a +2,5%, Acea a +2,2% e Alerion Clean Power a +1,5%.
Infine, tra le Small, i best performer sono stati Seri Industrial (+4,7%) e Plc (+2,9%) mentre AlgoWatt (-1,4%) è risultata la peggiore.