Oil & Gas (-5,3%) – Saras segna un -2,2% dopo i conti 2022

Nella seduta di ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -5,3% rispetto al -5,6% del corrispondente indice europeo e al -4,6% del Ftse Mib.

Nuovo pesante sell-off per le borse europee, mentre proseguiva in calo la seduta di Wall Street in un clima ancora appesantito dai tumulti nel settore bancario e in attesa del meeting della Bce in programma oggi. Lo spread Btp-Bund è risalito di circa 13 punti base a 197, con il rendimento del decennale italiano in calo di circa 16 punti base al 4,01%.

L’EIA ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è aumentato di circa 1,6 milioni di barili, rispetto ai +0,4 attesi dagli analisti e ai +1,15 milioni del dato API.

Tra le Large Cap Eni ha terminato le contrattazioni a -5,6%, Tenaris a -8,9% e Saipem a -9,9%.

Tra le Mid Cap Saras ha segnato un -2,2% e Maire Tecnimont un -6,2%.

Saras ha chiuso l’esercizio 2022 con un Ebitda reported pari a 1,17 miliardi, in aumento rispetto ai 277 milioni del 2021 per effetto dell’incremento dei prezzi e dei margini dei prodotti petroliferi e della performance operativa della raffineria. L’Ebitda comparable è passato da 54 milioni a 1,14 miliardi. In particolare, Saras ha chiuso il quarto trimestre 2022 con ricavi pari a 3,87 miliardi, in aumento del 38% rispetto ai 2,8 miliardi del quarto trimestre 2021. Il significativo incremento è da ricondursi prevalentemente all’apprezzamento dei principali prodotti petroliferi e al rafforzamento del dollaro rispetto all’euro.

L’amministratore delegato di Saras, Matteo Codazzi, ha rassegnato le proprie dimissioni per ragioni personali e con efficacia a partire da oggi, dopo aver assunto la carica il 31 ottobre scorso.

Infine, tra le Small, Gas Plus ha registrato un -2,1% e D’Amico un -7,4%.