Impiantistica (-0,1%) – I risultati del 2022 e il nuovo piano mettono le ali a Webuild (+11,2%)

La scorsa settimana l’indice Ingegneria e Impiantistica ha riportato un -0,1% rispetto al -4,2% del corrispondente europeo e al -6,6% del Ftse Mib.

Chiusura in rosso per le borse europee, al termine di una settimana turbolenta in scia ai timori sulla tenuta del settore bancario. Lo spread Btp-Bund si è attestato a 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,04%.

Tra le Large Cap Leonardo ha terminato le contrattazioni a -5,4% e Prysmian a -6,5%.

Tra le Mid Cap, Webuild ha segnato un +11,2%, Salcef un +0,9%, Fincantieri un -1,3% e Danieli un -4,7%.

Salcef ha chiuso il 2022 con ricavi in aumento a 564,6 milioni (+28,3% a/a) sostenuti da una crescita organica del 21,5% a cui va aggiunto il contributo dell’acquisizione del ramo d’azienda dal Gruppo PSC di 15,8 milioni e il contributo del gruppo Bahnbau di 22,7 milioni.

Webuild ha chiuso il 2022 con ricavi adjusted in crescita del 22% a 8,16 miliardi, mentre l’Ebitda adjusted è passato dai 451 milioni nel 2021 a 572 milioni e l’Ebit adjusted da 198 milioni a 321 milioni. Il CdA dell’azienda ha anche approvato il nuovo piano al 2025 che si basa su tre driver principali: evoluzione del business, efficientamento operativo e generazione di cassa, investimenti in sicurezza innovazione e ambiente per un business sempre più sostenibile.

Infine, tra le Small, Trevi ha registrato un +0,5%.