Oil & Gas (-7,8%) – Nessun segno positivo sul comparto italiano, Saras con un -0,7% è la meno venduta negli ultimi cinque giorni

La scorsa settimana il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -7,8% rispetto al -8,1% del corrispondente indice europeo e al -6,6% del Ftse Mib.

Chiusura in rosso per le borse europee, al termine di una settimana turbolenta in scia ai timori sulla tenuta del settore bancario. Lo spread Btp-Bund si è attestato a 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,04%.

L’EIA ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è aumentato di circa 1,6 milioni di barili, rispetto ai +0,4 attesi dagli analisti e ai +1,15 milioni del dato API.

Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 10 marzo 2023 si è attestato a 7,5 dollari/barile, stabile in diminuzione rispetto ai 7,9 dollari della settimana precedente.

Tra le Large Cap Eni ha terminato le contrattazioni a -9,4%, Saipem a -11,2% e Tenaris a -14,4%.

Eni ha annunciato una nuova scoperta nelle sequenze del Miocene Superiore del prospetto esplorativo denominato Yatzil, situato nelle acque medio-profonde del Blocco 7 nel bacino di Sureste, nell’offshore messicano.  Secondo le stime preliminari, il ritrovamento può contenere circa 200 milioni di barili di petrolio equivalente (Mboe) in posto.

Il Consiglio di amministrazione di Eni ha deliberato di sottoporre all’assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, convocata in sede ordinaria, la proposta di autorizzazione al nuovo programma di buyback per un periodo fino alla fine di aprile 2024. Il CdA ha anche deliberato di distribuire agli azionisti la quarta delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2022.

Tra le Mid Cap Saras ha segnato un -0,7% e Maire Tecnimont un -11,7%.

Saras ha chiuso l’esercizio 2022 con un Ebitda reported pari a 1,17 miliardi, in aumento rispetto ai 277 milioni del 2021 per effetto dell’incremento dei prezzi e dei margini dei prodotti petroliferi e della performance operativa della raffineria. L’Ebitda comparable è passato da 54 milioni a 1,14 miliardi. In particolare, Saras ha chiuso il quarto trimestre 2022 con ricavi pari a 3,87 miliardi, in aumento del 38% rispetto ai 2,8 miliardi del quarto trimestre 2021. Il significativo incremento è da ricondursi prevalentemente all’apprezzamento dei principali prodotti petroliferi e al rafforzamento del dollaro rispetto all’euro.

L’amministratore delegato di Saras, Matteo Codazzi, ha rassegnato le proprie dimissioni per ragioni personali e con efficacia a partire da oggi, dopo aver assunto la carica il 31 ottobre scorso.

Infine, tra le Small, D’Amico ha registrato un -3,5% e Gas Plus un -7,0%.