Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,3% rispetto al +1,6% del corrispondente europeo e al +1,6% del Ftse Mib.
Chiusura in rialzo per le borse europee che hanno recuperato terreno nel corso della giornata dopo una partenza negativa, mentre proseguiva contrastata la seduta di Wall Street in attesa della riunione della Federal Reserve di questa settimana. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso di circa otto punti base a 186, con il rendimento del decennale italiano al 3,98%.
Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, a febbraio la domanda di elettricità in Italia è stata pari complessivamente a 25,1 miliardi di kWh, in calo del 2,2% rispetto allo stesso mese del 2022. mentre la produzione nazionale netta è diminuita del 8,2% a 20,5 miliardi di kWh.
Tra le Large Cap del comparto A2A (+5,7%) e Italgas (+3,5%) sono state le migliori mentre Snam (+1,7%) e ERG (+1,6%) si sono posizionate in fondo al paniere di riferimento.
Tra le Mid Cap, Iren ha terminato le contrattazioni a +8,1%, Industrie De Nora a +5,2%, Ascopiave a +3,7%, Acea a +2,3% e Alerion Clean Power a +1,9%.
Nelle sedute dal 13 al 15 marzo 2023 Alerion Clean Power ha acquistato 4.089 azioni proprie al prezzo medio unitario di 30,2764 euro, per un controvalore complessivo di 123.800,34 euro.
Infine, tra le Small, i best performer sono stati AlgoWatt (+9,3%) e Edison (+0,4%) mentre Plc (-1,0%) è risultata la peggiore.