Servizi finanziari (+0,2%) – Fineco (+1,3%) termina in testa alle Blue Chips e Illimity (+1,0%) svetta tra le Mid

Il Ftse Italia Servizi Finanziari nella seduta di ieri ha riportato un +0,2% rispetto al +0,5% del corrispondente europeo e al +0,2% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso prevalentemente positive, mentre Wall Street procedeva in leggero calo sullo sfondo delle trimestrali e con l’attenzione dei mercati sempre rivolta al contesto macro e alle decisioni future della Fed. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 183,8 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Tra le Large Cap Fineco Bank ha terminato le contrattazioni a +1,3%, Poste Italiane a +1,1%, Azimut Holding a +1,0%, Banca Generali a +0,8%, Banca Mediolanum a +0,3% e Nexi a +0,2%.

Il nuovo numero del Barometro Minibond, report curato da Azimut Direct, evidenzia l’ennesimo importante traguardo del mercato italiano dei minibond, che a fine marzo 2023  ha raggiunto ben 1.500 emissioni dal 2014 ad oggi, con oltre 1.000 aziende che hanno deciso di ricorrere allo strumento.

L’Assemblea di Banca Generali ha approvato il bilancio individuale dell’esercizio 2022 che si è chiuso con un utile netto di 226,2 milioni (342,2 milioni nel 2021). A livello consolidato, l’utile netto si è attestato a 213,0 milioni (323,1 milioni nel 2021).

L’agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine ‘BBB’ su Fineco con outlook stabile, mantenendo il rating a breve termine ‘A-2’.

Tra le Mid, illimity (+1,0%) e Banca Ifis (+0,9%) hanno terminato le contrattazioni in testa al paniere mentre BFF Bank (-0,6%) e doValue (anch’essa a -0,6%) si sono posizionate in fondo al medesimo.

Infine, tra le Small, Conafi Prestito (+2,3%) e Gequity (+1,6%) sono state le migliori mentre Generalfinance (-1,2%) ha sottoperformato il paniere

Il Cda di Generalfinance ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023, che evidenzia una leggera flessione (-3% a/a) del margine di interesse a 1,746 milioni, principalmente dovuta all’impennata dei tassi Euribor.