Fine Mito comunica che, per effetto del perfezionamento dell’acquisizione del 74,36%
del capitale di Cover 50, si sono verificati i presupposti di legge per la promozione di un’offerta pubblica di acquisto (opa) obbligatoria totalitaria sulle azioni della società.
In particolare, l’offerta ha ad oggetto 1.128.100 azioni, rappresentative del 25,64% del capitale, ossia la totalità delle azioni, dedotte le 3.271.900 azioni, pari al 74,36%
del capitale, già di titolarità dell’offerente.
Fine Mito pagherà un corrispettivo, in contanti, pari a 13,50 euro (cum dividendo) per azione portata in adesione.
Tale corrispettivo incorpora un premio del 5,7% rispetto al prezzo del 14 marzo 2023 (ultimo giorno di borsa aperta anteriore alla data di diffusione del comunicato sulla sottoscrizione del contratto di compravendita) nonché un premio del 33,1%, 22,9%, 13,3% e 8,7% rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali registrati rispettivamente, nei dodici, sei, tre e un mese precedenti suddetta data.
L’offerta è finalizzata a ottenere la revoca delle azioni Cover 50 dalla negoziazione sull’Euronext Growth Milan (delisting).
L’opa si inquadra nell’ambito di un progetto di investimento dell’offerente (e, indirettamente, di Made in Italy Fund) in Cover 50 volto alla valorizzazione dell’emittente e del gruppo industriale facente capo a Fine Sun che ha già in portfolio brand come “120%Lino” (capi in lino e fibre naturali), “Rosantica” (borse gioiello e accessori preziosi),
“Dondup” (abbigliamento in denim) nonché “Autry” e “Ghoud” (sneakers).
Attraverso la promozione dell’offerta e a seguito del suo perfezionamento, l’offerente intende infatti sostenere l’attuale piano industriale di Cover 50 e, ove possibile, accelerarne il processo di crescita e di sviluppo in Italia ed all’estero, anche al fine di rafforzare ulteriormente il suo posizionamento competitivo, valorizzandone il business nel medio-lungo periodo.
L’intenzione dell’offerente di acquistare l’intero capitale dell’emittente e di conseguire il delisting è motivato dal fatto che il controllo totalitario in un contesto privato consentirà di perseguire più agilmente ed efficacemente il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo, aumentando la flessibilità gestionale e organizzativa con una riduzione degli oneri gestionali e informativi.