Immobiliare (-2,0%) – Restart (+4,3%) e CIA (+3,9%) spiccano nonostante la debolezza del contesto internazionale

La scorsa settimana il Ftse Italia Beni Immobili ha riportato un -2,0% rispetto al -3,4% del corrispondente europeo e al +1,0% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso la settimana in progresso, mentre stavano procedendo tonici anche i listini americani in scia ai solidi dati sulla occupazione statunitense e al rimbalzo delle banche regionali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 190 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,189%.

Tra le Mid Cap Covivio ha registrato un +0,9% mentre tra le Small, Restart (+4,3%) e Compagnia Immobiliare Azionaria (+3,9%) sono state le migliori e Igd-Siiq (-2,7%) si è posizionata in fondo al paniere.

AbitareIn (-0,6%) ha avviato nei giorni scorsi i rogiti e le consegne degli appartamenti del progetto di Trilogy Towers, un complesso residenziale di oltre 140 appartamenti tipo realizzato nella zona di Piazzale Accursio in prossimità dell’ex Tiro a Segno, che ospiterà a breve la nuova sede del Consolato Americano, ora in costruzione.

AbitareIn citando un articolo di Milano Finanza, ha riportato che “Le nuove abitudini abitative generate dalla pandemia, unite alla ricerca di immobili efficienti e performanti, in linea con la recente direttiva sulle case green, stanno facendo lievitare la domanda di abitazioni nuove”.

L’assemblea degli azionisti di Gabetti Property Solutions (+1,2%) ha approvato il bilancio 2022 e deliberato di destinare il risultato netto, pari a 8,1 milioni, per 403.267,35 euro a riserva legale e per 7,7 milioni a riserva straordinaria.

Il CdA di Gabetti Property Solutions, riunitosi al termine dell’assemblea degli azionisti, ha deliberato le seguenti nomine: Fabrizio Prete, nominato presidente dai soci – amministratore delegato; Alessandro Gatti – vice presidente; Roberto Busso – amministratore delegato.

Nel primo trimestre 2023 Immobiliare Grande Distribuzione ha riportato ricavi da attività locativa pari a 34,7 milioni, con un incremento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Risanamento (-2,2%) ha chiuso i primi tre mesi del 2023 con una perdita consolidata di 7,5 milioni rispetto al risultato negativo al 31 marzo 2022 di 6,5 milioni.