Unieuro ha archiviato l’esercizio 2022/23, chiusosi lo scorso 28 febbraio, con ricavi pari a 2,88 miliardi (2,95 miliardi nel FY21/22), confermando il dato preliminare comunicato il 22 marzo e in linea con la guidance.
In presenza di un generale rallentamento del settore della tecnologia di consumo, che ha registrato un calo del 3,5% dopo il record raggiunto nel precedente esercizio, la dinamica è stata in particolare penalizzata dalla categoria Brown che, nel 2021/22, aveva registrato un boom di vendite spinte dal rinnovo dei televisori, in vista dello switch-off delle frequenze, e dall’introduzione del relativo Bonus TV da parte del Governo.
Su base like-for-like, a perimetro omogeneo, il fatturato consolidato è calato del 3,2% mentre, dal confronto con il periodo pre-Covid 2019/20, emerge un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5,7%.
L’Ebit adjusted, pari a circa 35 milioni, centrando l’obiettivo della guidance e superando del 3% il consensus degli analisti, si confronta con i 72,1 milioni dell’esercizio precedente, andamento dovuto principalmente alla riduzione dei volumi di vendita e ai rincari, causati dalla crisi geopolitica mondiale, legati a energia e logistica, canoni di locazione dei punti vendita e delle spese collegate.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto adjusted di 19,3 milioni, a fronte del precedente 53,9 milioni, ma superando del 3,8% i 18,6 milioni stimati dal consensus.
Sul fronte patrimoniale, la cassa netta si esprime in 124,4 milioni, al netto del dividendo erogato a giugno 2022 (27,1 milioni), rispetto a 135,7 milioni al 28 febbraio 2022, in piena coerenza con il target range di 110-130 milioni della già citata guidance e maggiore di 5,2 milioni rispetto alla stima degli analisti.
Il free cash flow adjusted, indicatore ritenuto dalla società più appropriato per misurare la generazione di cassa non tenendo conto degli incassi e degli esborsi non ricorrenti, ha generato 23,1 milioni nel FY 2022/23, in riduzione rispetto a 49,4 milioni del precedente esercizio, principalmente per effetto dei minori flussi generati dalla gestione operativa.
Il Cda proporrà all’assemblea, convocata per il prossimo 22 giugno, la distribuzione di una cedola pari a 0,49 euro per azione, in linea con la politica dividendi della società, che prevede l’erogazione annua di dividendi in misura non inferiore al 50% del risultato netto adjusted.
Il dividendo, che implica un rendimento cedolare pari a 4,4%, verrà posto in pagamento il 28 giugno, con data di stacco il 26 giugno.
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, AD di Unieuro, ha così commentato: “In un contesto di mercato senza dubbio sfidante, siamo soddisfatti di avere conseguito risultati in linea con le guidance, se pur condizionati da un livello inflazionistico eccezionalmente elevato, e di avere confermato, ancora una volta, la nostra posizione di leadership nel settore. I risultati raggiunti ci permettono di continuare a remunerare i nostri Azionisti nel rispetto della politica dei dividendi”.
“Per rispondere con tempestività ed efficacia al mutato contesto di mercato abbiamo elaborato un nuovo Piano Strategico, che segna il percorso di crescita per gli anni a
venire e su cui sarà focalizzato l’impegno di tutte le nostre persone, forti della passione
e delle competenze.”