Servizi finanziari (-2,6%) – Svetta Nexi con +4,6% in una settimana di debolezza sia in Italia che in Europa

Il Ftse Italia Servizi Finanziari la scorsa settimana ha riportato un -2,6% rispetto al -1,0% del corrispondente europeo e alla parità del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso la settimana in progresso, mentre stavano procedendo tonici anche i listini americani in scia ai solidi dati sulla occupazione statunitense e al rimbalzo delle banche regionali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 190 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,189%.

Tra le Large Cap Nexi ha terminato le contrattazioni a +4,6%, Poste Italiane a +1,4%, Banca Generali a +0,6%, Azimut Holding a +0,1%, Banca Mediolanum a -2,4% e Fineco Bank a -6,0%.

Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di aprile 2023 una raccolta netta positiva per 270 milioni. La raccolta da inizio anno raggiunge così 2,8 miliardi, di cui il 70% della raccolta netta è stato indirizzato in prodotti di risparmio gestito.

Nel primo trimestre 2023 Azimut Holding ha registrato ricavi pari a 326,3 milioni, sostanzialmente in linea con il 1Q 2022, nonostante il deconsolidamento di Sanctuary.

Ad aprile il trend di raccolta di Banca Generali è proseguito in modo sostenuto: la raccolta netta è ulteriormente cresciuta di 476 milioni, per un totale che da inizio anno raggiunge i 2,0 miliardi (+4,4% rispetto allo scorso anno).

Banca Generali ha archiviato il primo trimestre 2023 con un utile netto consolidato di 83,1 milioni, in aumento del 22% rispetto al pari periodo del 2022, un risultato che, nonostante il contesto ancora volatile e incerto sul fronte macroeconomico e geopolitico, è stato raggiunto facendo leva sulla diversificazione dei prodotti-servizi e sulla qualità della propria rete di professionisti, che ha centrato al meglio le opportunità offerte dai mercati accelerando così verso i target di crescita dimensionale e reddituale.

Nel mese di aprile Banca Mediolanum ha riportato volumi commerciali pari a 1,1 miliardi, di cui 837 milioni relativi alla raccolta netta totale e 253 milioni da ricondurre ai nuovi finanziamenti erogati.

Nel primo trimestre 2023 il margine da interesse del gruppo Mediolanum si attesta a 157,7 milioni (+119%), beneficiando fortemente del diverso contesto dei tassi di interesse rispetto all’inizio del 2022, considerato anche il peso della componente variabile nella composizione del portafoglio crediti e dei titoli detenuti dalla Tesoreria.

Nel mese di aprile la raccolta netta di Fineco si è confermato solida, superando 831 milioni e proseguendo così il percorso di crescita della banca anche grazie al rafforzamento della propensione agli investimenti da parte della clientela.

Nel primo trimestre 2023 i ricavi di Fineco sono stati pari a 293,7 milioni, in crescita su base annua del 14,9% e dell’11,3% rispetto al quarto trimestre 2022.

Nel primo trimestre 2023 il gruppo Nexi ha registrato ricavi pari a 741,7 milioni, in crescita del 7,1% a/a (+11,0% a/a al lordo delle scheme fees).

Il cda di Nexi, a parziale esercizio della delega conferita in data 12 marzo 2019
dall’assemblea straordinaria degli azionisti, ha provveduto a deliberare un aumento di capitale sociale per un ammontare pari a nominali 64.333 mila euro, con emissione di 711.589 azioni ordinarie a servizio del piano di incentivazione denominato “Piano LTI”, approvato nel 2019.

Poste Italiane, in esecuzione di quanto deliberato dall’Assemblea degli Azionisti dell’8 maggio scorso, intende avviare, a partire da oggi 10 maggio 2023, un programma di acquisto di azioni proprie in un arco di 18 mesi.

Il cda di Poste Italiane ha confermato Matteo Del Fante quale amministratore delegato e direttore generale della società.

L’assemblea ordinaria degli azionisti di Poste Italiane ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022, deliberando un dividendo complessivo di 0,650 euro per azione (di cui 0,210 euro già versati in acconto a novembre 2022 e i rimanenti 0,440 euro in pagamento a saldo nel mese di giugno 2023).

Tra le Mid, Tamburi Investment Partners  (+0,1%) e MutuiOnline (-1,4%) hanno terminato le contrattazioni in testa al paniere mentre Banca Ifis (-4,1%) e doValue (-30,1%) si sono posizionate in fondo al medesimo.

Nel primo trimestre 2023 il margine di intermediazione del gruppo Banca Ifis si è attestato a 175,8 milioni, in crescita del 7,7% rispetto ai 163,3 milioni registrati nel primo trimestre 2022.

Nel primo trimestre 2023 BFF Bank (-1,8%) ha registrato ricavi netti rettificati per 111,mln (vs 92 milioni nel 1Q 2022), di cui 49,9 milioni provenienti dal dipartimento Factoring, Lending & Credit Management, 7 milioni dai Securities Services15,9 milioni da Payments e 39 milioni dal Corporate Center (di cui 19,8mln di plusvalenza dovuta alla vendita di 600 milioni del Portafoglio Titoli di Stato a tasso variabile).

Nel primo trimestre 2023 il gruppo doValue ha registrato ricavi netti pari a 91,8 milioni, in calo del 21% a/a, un andamento riflessivo in Spagna in relazione all’uscita del portafoglio Sareb e all’impatto dello sciopero dei tribunali, a cui si è aggiunto il rallentamento dell’attività in Italia (-23,1%).

Nel primo trimestre 2023 illimity (-3,5%) ha registrato un margine di interesse pari a 48,4 milioni, in crescita di circa il 5% t/t e del 34% a/a.

Nel primo trimestre 2023 il Gruppo Italmobiliare (-4,0%) ha registrato ricavi pari a 138,5 milioni, in aumento su base annua del 6% soprattutto grazie alle performance di Caffè Borbone (+10,8 milioni) e SIDI (+7,7 milioni), anche se parzialmente compensate dalla riduzione dei ricavi in contribuzione di Italmobiliare (-12,2 milioni).

Infine, tra le Small, Mittel (+3,0%) e Lventure Group (+2,7%) sono state le migliori mentre Gequity (-6,7%) ha sottoperformato il paniere.

Nel primo trimestre 2023, Banca Sistema (-3,9%) registrato un margine di interesse pari a 20,6 milioni, sostanzialmente con il primo trimestre 2022.

Nel primo trimestre 2023 il Gruppo Equita (+1,3%) ha registrato ricavi netti consolidati a 19,3 milioni, in crescita del 5% rispetto al primo trimestre 2022.

Nel primo trimestre 2023 LVenture ha consuntivato ricavi e proventi diversi pari a 1,6 milioni, in crescita del 6% su base annua sostenuti dai ricavi dalle attività di Open Innovation, tra cui la partnership con Leonardo per Business Innovation Factory (BIF), gli Acceleratori Verticali Zero (Cleantech) e Argo (Traveltech), i programmi di innovazione svolti per FS e la partecipazione al Rome Technopole promosso dal MUR.