Nella seduta di ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -0,4% rispetto al +0,2% del corrispondente indice europeo e al -0,4% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso contrastate in linea con l’andamento dei principali listini USA, ove il focus principale resta il debt ceiling e il rischio di default in cui il governo americano potrebbe incorrere qualora il limite al debito non fosse innalzato. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,181%.
Tra le Large Cap Saipem ha terminato le contrattazioni a +0,1%, Eni a -0,3% e Tenaris a -0,3% anch’essa.
Eni intende collocare nuove obbligazioni a tasso fisso con durata di 4 anni e 10 anni, nell’ambito del proprio programma di Euro Medium Term Note.
Tra le Mid Cap Maire Tecnimont ha segnato un -0,7% e Saras un -0,8%.
La controllata di Maire Tecnimont NextChem Holding, attraverso Stamicarbon, si è aggiudicata contratti di licensing e ingegneria di base da parte di un importante produttore di fertilizzanti nordamericano per un impianto di ammoniaca verde con una capacità di 450 tonnellate al giorno.
Saras ha ricevuto da Farringford Foundation comunicazione in merito al superamento della soglia di partecipazione rilevante del 10% da parte della società indirettamente controllata Urion Holdings (Malta).
Infine, tra le Small, Gas Plus ha registrato un +3,8% e D’Amico un -1,6%.
Gas Plus ha aggiornato l’Outlook 2023 a seguito della pubblicazione in Romania della Legge di revisione del “contributo di solidarietà” per le imprese attive nell’estrazione di greggio, gas naturale e carbone, nonché nella raffinazione.