Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un -2,5% a fronte del -1,9% dell’analogo indice europeo e del -2,0% del Ftse Mib.
I principali listini europei hanno archiviato le contrattazioni in territorio negativo, in scia all’andamento di Wall Street, con l’attenzione degli investitori sulle prossime mosse della Fed e sul Campidoglio, in attesa del voto sul debt ceiling. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 182 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,09%.
Tra le Large Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha terminato le contrattazioni a +1,8%, Mediobanca a -0,3%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a -1,7%, Banco Bpm a -1,9%, Intesa Sanpaolo a -2,5% e UniCredit a -3,6%.
Intesa Sanpaolo ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali un accordo sul Premio Variabile di Risultato (PVR) per l’anno 2023, al fine di favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle persone agli obiettivi del Gruppo, confermando così i principi di inclusione, merito e orientamento a risultati sostenibili nel tempo previsti nel Piano d’Impresa 2022-2025.
Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio ha chiuso a -2,7% e Credito Emiliano a -3,6%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +0,6% e Banca Profilo una variazione nulla.