La scorsa settimana l’indice Ingegneria e Impiantistica ha riportato un +1,1% rispetto al +1,2% del corrispondente europeo e al +1,3% del Ftse Mib.
I principali listini europei hanno chiuso tonici la seduta di venerdì, simili all’andamento di Wall Street, in una settimana che ha visto messa definitivamente da parte l’incertezza politica sul debt ceiling. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,97%.
Tra le Large Cap Prysmian ha terminato le contrattazioni a +3,3% e Leonardo a -1,8%.
Prysmian sta avviando un nuovo investimento di circa 120 milioni (oltre ai 100 milioni già stanziati nel 2022) nel proprio stabilimento di Pikkala, in Finlandia, con l’obiettivo di incrementare la capacità produttiva di cavi sottomarini da 525 kV HVDC, supportando la crescente domanda del mercato, spinta dalla necessità di sviluppare e potenziare le reti di trasmissione di energia per la transizione energetica.
Il Cda di Prysmian ha designato Massimo Battaini, attuale Amministratore e Chief Operating Officer (COO), quale prossimo candidato per il ruolo di CEO, in linea con il Piano di Successione del Gruppo.
Tra le Mid Cap, Salcef ha segnato un +3,4%, Danieli & C un +0,9%, Webuild un -0,4% e Fincantieri un -2,8%.
Il produttore giapponese Chiyoda Steel ha avviato un ordine della tecnologia Q-Heat di Danieli per il riscaldamento di billette senza emissioni di CO2, diventando così la prima azienda in Giappone a riscaldare i propri semilavorati siderurgici usando esclusivamente il riscaldamento ad induzione.
L’assemblea degli azionisti di Fincantieri ha approvato il bilancio 2022 e deliberato di provvedere all’intera copertura della perdita d’esercizio di 509,9 milioni mediante parziale utilizzo della riserva straordinaria, che pertanto si riduce e presenta un saldo residuo di 231,3 milioni.
Infine, tra le Small, Trevi ha registrato un +4,8%.